Disegno di Daniela Lorusso |
Si
parla di amore platonico per indicare una storia sublimata dove non
avviene l’incontro dei corpi: da cosa deriva questa definizione?
Il
termine platonico deriva da Platone, che considera la
realtà divisa in mondo sensibile e in mondo delle idee. Quello
che noi definiamo innamoramento per Platone è una “follia divina“,
ossia un contatto col mondo eterno e perfetto delle idee. Attraverso
l’amore noi abbiamo un incontro con la divina perfezione e vediamo
la sua bellezza riverberarsi sul volto e il corpo di chi amiamo, ma
col passare del tempo l’elevato pensiero platonico ha perso il
concetto per cui l’amore attinge alle idee, oggi infatti le
consideriamo solo fantasie senza contatto con la realtà.
L’amore
platonico nella versione moderna è un amore solo sognato ma mai
vissuto, è spirito, non corpo. Esso è una fantasia di grande amore
perfetto. È capitato a tutti di sperimentarlo soprattutto
nell'adolescenza e sappiamo quanto sia ricco di immaginazione.
Svariate idee nascono da un amore platonico: come sarà intrattenersi
con quella persona, come pronuncerà le parole d'amore, come
bacerà.... sono gli interrogativi più frequenti. Se poi accade
l'incontro, se si concretizza, esso, l’amore ideale, perde quasi
sempre, purtroppo, il suo fascino e spesso l'attrazione amorosa si
dissolve, svanisce: quella persona che tanto ci aveva fatto sognare
ora non ci interessa più. Accade nella società attuale con gli
amori conosciuti attraverso internet. Se poi avviene l'incontro
reale, a volte è sufficiente che l'altro ci rivolga la parola per
far cadere il sogno che tale doveva rimanere: il contatto reale ha la
capacità di dissolvere tutto in pochi istanti. L'amore platonico è
importante durante l'adolescenza perché fa galoppare
l’immaginazione, al contrario nell’età adulta può diventare una
fantasia che sostituisce l’amore vissuto concretamente. Ci sono
donne che ne restando prigioniere ed incapaci di sperimentare
relazioni amorose reali, vivono solo quelle immaginarie.
Del
resto l’incontro reale è una caduta dall’Olimpo dell’ideale, è
urtare violentemente contro un sogno che in pochi istanti svanisce
per sempre. L’amore platonico abita nell’Iperuranio, una regione
inaccessibile al corpo mortale.
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