sabato 26 dicembre 2015

Quando l'amore è una maschera

I due universi, acrilico su tela di Flavio Lappo


La maschera dell'amore o quando l'amore è una maschera, frase che è nata in un momento di relax durante il Natale mentre osservavo il dipinto che Flavio Lappo ha creato per il mio romanzo Dimmi che mi ami, ed. Silele. Effettivamente a volte l'amore è una copertura fatta per nascondere il dolore, il rancore, la sofferenza rappresentata da quel cuore a centro immagine che gronda sangue d'amore e forse dell'amore non ha capito nulla. Quando l'amore ci fa soffrire perdiamo energia e vitalità rappresentate nel dipinto dalle gocce di sangue diventate piccoli cuoricini, a loro volta scaturite da un cuore ferito dalle incomprensioni, dalla gelosia e dal tormento di Leda, la protagonista. Ma se analizziamo la figura soffermandoci sul cuore grande, lo possiamo vedere come un velo che scende sul volto di lei, una maschera che sa occultare altro: ciò che forse non vuole dire neppure a se stessa. Con la maschera lei crede di tenere stretto il suo innamorato, ripetendo il suo amore all'infinito spera di giungere allo scopo, mentre poi si accorgerà che l'amore è forza terapeutica solo se lasciato libero di essere quello che è. Una potenza universale indistruttibile fatta per dare e conservare la vita. L'amore non è un pretesto per mettere le catene all'altro.


Maria Giovanna Farina © Riproduzione riservata

venerdì 4 dicembre 2015

Il giardino delle mele, la violenza non deve vincere

copertina realizzata da Daniela Carcano

Il giardino delle mele, la violenza non deve vincere Silele edizioni è il mio ultimo libro. Un breve saggio divulgativo per prevenire la violenza sulle donne nato da tanti incontri anche in occasione delle presentazioni del romanzo Dimmi che mi ami.

Dalla IV di copertina:
Dobbiamo arrivare prima della violenza, dell'abuso e del massacro del femminile. Il giardino delle mele parte da una riflessione che capovolge ironicamente la storia di Adamo ed Eva e prosegue concentrandosi sulla auspicata parità tra i sessi, sulla prevenzione e sull'amore come antidoto alla violenza. Caratterizzato da istruzioni pratiche evidenti ma anche da cogliere tra le righe, è un libro di prevenzione veloce ed accattivante: un alleato prezioso per aiutare le donne a non diventare vittime della violenza.

Ecco le foto della prima presentazione del 25 novembre 2015 scattate da Giuseppe Turati:



con il sindaco Siria Trezzi e l'assessore alle Pari Opportunità Patrizia Bartolomeo

con Daniela Carcano
con Lucia Isabel Esposito e Daniela Carcano








domenica 8 novembre 2015

Quando l'amore finisce


Separarsi e continuare ad amarsi


Estinguersi, disegno a matita di Flavio Lappo

A volte la vita è davvero strana, ci mette difronte a situazioni che non avremmo immaginato. Ambra Angiolini si separa da Francesco Renga: non voglio entrare nel merito della sua vita privata, ma ispirarmi per una riflessione. Leggendo un'intervista che la protagonista ha rilasciato, si intuisce che la vita di coppia era troppo pesante da gestire nonostante l'amore dichiarato per l'ex. Una sua frase mi colpisce - Non mi sentirete mai recriminare con frasi tipo “Per lui ho fatto qualsiasi cosa”-
Ora focalizziamo sulla dichiarazione che ho messo in evidenza: è giusto non recriminare anche perché se si è fatta qualsiasi cosa mentre si amava, in quel momento per noi era naturale. Quando non amiamo più tutta la fatica diventa palese e ci sembra di aver sprecato il tempo e la vita... ma ormai è finita. A questo punto ci renderemo conto di aver perso qualcosa di noi che non tornerà più: ci siamo date fino in fondo ed ora siamo deluse. Già, ma mentre Ambra sta dicendo “non mi sentirete mai...” noi l'abbiamo già sentita, la frase è già uscita, quindi tutto il racconto dell'amore che continua, un amore enorme che Ambra ha dichiarato nella nota intervista, non è convincente.
Per superare una delusione il primo passo è ammetterla con tutti i pensieri e le parole che abbiamo dentro di noi. Non dobbiamo fare finta di essere forti e sagge, ma al contrario dobbiamo arrabbiarci perché il nostro progetto d'amore si è rovinato. Ci farà bene, eccome se ci farà bene! Al diavolo il bon ton, evviva la capacità di liberarci! Una volta purificate dal dolore e dal risentimento, con l'anima alleggerita, ameremo ancora il nostro ex, anche se in modo molto differente.



Maria Giovanna Farina

© Riproduzione riservata



lunedì 2 novembre 2015

Quando amare fa rima con “rubare”

Amore per l'oggetto sottratto

Il furbetto, acrilico su tela di Flavio Lappo


Ci sono persone che si innamorano sempre della donna o dell'uomo di qualcun altro. Può capitare a tutti, ma quando diventa una costante non è più un caso bensì una ripetizione ossessiva che fa male a tutti. Sappiamo quanto innamorarsi di qualcuno impegnato sia una catastrofe per tutte le conseguenze che ne derivano, dall'impossibilità di una relazione vissuta giorno per giorno fino al rischio continuo di essere scoperti dal partner ufficiale. Ma come mai mi continuo ad innamorare di persone impegnate? È la domanda ricorrente. La risposta: perché per te l'amore diventa eccitante se è un “furto”. Tutti da bambini abbiamo rubato un oggetto piccolo e insignificante: alzi la mano chi non lo fa fatto? Mi riferisco ad un'età in cui si è consapevoli che si sta rubando e ci si prepara all'azione. Giunti sul luogo del “delitto”, l'adrenalina sale, si prova un'ebrezza piacevole e allo stesso tempo paurosa, ma vinto ogni timore si allunga la mano. Quell'oggetto è nostro, se nessuno ci coglie in fallo e non viviamo la vergogna di sentirci ladri possiamo tranquillamente riprovarci. Nella maggior parte dei casi non si diventa rapinatori seriali e la soddisfazione di aver infranto le regole è sufficiente, non c'è bisogno di scomodare Freud per capirlo. Ma se l'appropriamento indebito diventa l'unica modalità di acquisto, ecco che ci trasformiamo in ladri e non sempre di oggetti...a volte di persone. Insomma certi esseri umani riescono ad amare solo così e non sempre per non prendersi la responsabilità dell'amore di coppia stabile. Certo è che una volta conquistato il bottino spesso l'amore svanisce e la ricerca di una uova preda diventa impellente. A meno che si abbia voglia di fermarsi a riflettere per cercare la via d'uscita.

Maria Giovanna Farina

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domenica 25 ottobre 2015

Letteratura e arte

Opere di Rinaldo Biasetti


Rinaldo Biasetti, architetto e pittore ha realizzato dipinti ispirandosi al mio romanzo Dimmi che mi ami e al precedente Ho messo le ali. La tecnica è olio. Eccone alcune: 




mercoledì 23 settembre 2015

Matrimonio e amore


Dal libro di Tolstoj, 
un’analisi antica e attuale al tempo stesso

 
Il confronto, acrilico su tela di Flavio Lappo
Il titolo del libro, La sonata di Kreutzer di Lev Tolstoj, si ispira all'omonimo pezzo di Beethoven ed è un dialogo, quasi un monologo, avvenuto in treno durante un viaggio. La narrazione prende le mosse dalla confessione di qualcosa di tremendo che non svelerò per non togliere al lettore il gusto della scoperta. Matrimonio e amore tra uomo e donna vengono qui analizzati con un disincanto al limite del cinismo dove i ruoli hanno un grosso peso. Frasi come “Le donne sono mille volte più pericolose del gioco d'azzardo” lasciano perplessi, quasi spingono all'abbandono del testo certi di trovarsi di fronte al più retrogrado e becero maschilismo. Continuare la lettura premia perché Tolstoj analizza, tra l’altro, con grande acutezza la ragione della mancata parità dei diritti uomo-donna, imputando al maschio la colpa di considerare la femmina soprattutto come oggetto di piacere. È interessante procedere nella lettura perché si incontrano tutte le difficoltà di una coppia con figli, disagi considerati con attenta e meticolosa capacità critica. L'analisi di questo matrimonio pieno di contrasti si spinge fino all'entrata in scena di un terzo incomodo, tutto in un'atmosfera di profonda analisi influenzata dal primo Freud, quello impegnato nello studio dell'isteria. Un interessante ed originale viaggio nell'animo tormentato di un marito geloso, un percorso di cui si può non condividere tutto ma dal quale non si riesce a non lasciarsi affascinare grazie ad una scrittura che sa condurre anche alla riflessione più profonda sull'agire, a volte estremo, di molti esseri umani. Quando le circostanze sono favorevoli potremmo trovarci ad agire come l'interprete.
Sul treno c'è un passeggero che ascolta tutta la vicenda umana del protagonista senza ergersi a giudice, l'interesse del compagno di viaggio sa andare oltre per offrire un ascolto ed una partecipazione emotiva degna di un uomo non comune. È un classico da leggere anche per scoprire quanto certe tematiche trattate da Tolstoj, uno scrittore dell'ottocento, siano tremendamente attuali e, ahimè, non ancora risolte.  


Maria Giovanna Farina

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martedì 15 settembre 2015

Vuoi trovare l'amore?

Rallenta e prenditi qualche minuto al giorno

Occhi, acrilico su tela di Flavio Lappo



Pensiamo sia meglio vivere relazioni mordi e fuggi piuttosto che innamorarci? Poi però non lamentiamoci di non essere amate e desiderate. In realtà è la fretta a remare contro l'amore, la frenesia con cui viviamo la nostra vita quotidiana rende sempre più difficile approfondire la conoscenza e impossibile scovare il nostro lui nel mare della moltitudine se non ci diamo il tempo. Allora rallentiamo: mettiamo in tasca per una manciata di minuti al giorno il nostro smartphone, tablet...facciamo un bel respiro, rilassiamoci e ovunque siamo guardiamo negli occhi chi ci sta difronte: in metropolitana, sul tram, nella sala d'aspetto del medico. Lo sguardo è il primo messaggio da indagare per capire l'altro. Magari lui non è bello, forse non ci piace al primo istante, non è l'uomo dei sogni, ma in seguito potremmo scoprire quanto sia piacevole passeggiare con lui, chiacchierare di tutto, mangiare un gelato e amarlo. L'amore ci colpisce inaspettatamente, osservare gli occhi di un uomo ci regala la possibilità di accorgerci così da non perdere “la freccia di Eros”.  
Maria Giovanna Farina



martedì 8 settembre 2015

L'attesa in amore

Il tempo dell'attesa


L'attesa di Flavio Lappo, disegno a matita


L'amore conosce l'attesa? Sì e lo metto in luce in Dimmi che mi ami. Ma che cosa è l'attesa? È il tempo in cui stiamo aspettando cosa succede e non sappiamo ancora quale sarà l'esito, è lo stato d’animo di chi aspetta, è il desiderio, l’ansia con cui si attende un nuovo evento. In amore è il tempo che intercorre tra i messaggi non verbali che abbiamo lanciato e la risposta dell'altro, quando mandiamo un input ma non sappiamo quale sarà l'esito. Chissà se quella persona che ci interessa, ci attrae e forse già amiamo, ci corrisponderà? Non lo sappiamo e l'attesa diventa lo spazio che ci separa dalla risposta ai nostri interrogativi. L'attesa è un momento del rapporto in costruzione in cui la fantasia prende il posto della vita reale e se da un lato può metterci ansia, dall'altro è il nuovo a cui andiamo incontro, la scoperta dello sconosciuto. E ciò è allettante. L'attesa è anche lo spazio tra un incontro e l'altro, il vuoto tra un addio e un nuovo buongiorno. Essa è la riflessione intorno al nostro amore per capire se lo vogliamo veramente, se lo amiamo veramente e se c'è reciprocità, se avvertiamo la sua mancanza. L'attesa è raccoglimento in noi stessi per cogliere il senso profondo dei nostri sentimenti. Essa fa bene all'amore: in quest'epoca veloce dove i rapporti faticano ad approfondirsi, attendere diventa terapia. L'amore non ci è dato subito quando lo vogliamo, dobbiamo attenderlo.

Maria Giovanna Farina

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domenica 16 agosto 2015

Autobiografia dei sentimenti



Dimmi che mi ami 
al Festival dell'Autobiografia di Anghiari



Raccontare le proprie emozioni è terapeutico, l'amore è terapeutico, condividere è terapeutico. Il mio ultimo romanzo Dimmi che mi ami (ed. Silele) è stato definito un romanzo di formazione per il suo obiettivo fondamentale: parlare dell'amore, il sentimento più importante della nostra vita, per farlo conoscere. Il blog è nato per questa ragione e attraverso l'incontro con chi legge desidera cercare un continuo confronto. L'amore è importante e non dobbiamo scoraggiarci se non lo abbiamo ancora incontrato o lo abbiamo perso perché, se non lo rifiutiamo a priori, quando meno ce lo aspettiamo, farà ritorno nella nostra vita. L'amore ha una sua storia, inoltre, è da custodire nella memoria.
Dimmi che mi ami è una relazione d'amore inventata, ma i sentimenti che ho espresso in prima persona sono autentici e autobiografici: per parlare d'amore è necessario aver amato, è fondamentale essersi lasciati trapassare da Eros. Per testimoniare la mia esperienza parteciperò parlando di ”Autobiografia dei sentimenti” con il romanzo “Dimmi che mi ami” al Festival dell'Autobiografia di Anghiari (AR) venerdì 4 settembre presso il teatro di Anghiari alle 16.30. L'incontro sarà condotto da Stefania Bolletti, presidente della Libera Università dell'Autobiografia.

Per conoscere il programma completo del Festival

Maria Giovanna Farina

© Riproduzione riservata


al Festival: con Duccio Demetrio e Stefania Bolletti





lunedì 27 luglio 2015

Lettere d’amore

Un brano della lunga lettera che Marco scrive per Leda e che lei scopre per caso…tratta da Dimmi che mi ami, Silele


...Tu, mia cara e dolce Leda, mia piccola Dada, nonostante non fossi il mio tipo, almeno questo era ciò che all’inizio pensavo, avevi sviluppato in me la capacità di andare oltre, di vedere dentro di te, di scrutare e di rimanere estasiato da quanto c’era sotto le sembianze di una ragazza un po’ strampalata, dall’aria casereccia: la bellezza di una grande nobiltà d’animo. Eri riuscita a conquistarmi, scintilla erotica a parte, con sguardi intensi e ricchi di poesia e come un abile pescatore mi avevi catturato con la tua paziente rete a maglie via via sempre più fitte. In fin dei conti non mi dispiacque affatto l’essere finito nella tua ragnatela anche se ancora non me la sentivo di pronunciare il fatidico “ti amo”, c’erano troppi interrogativi senza risposta e dirtelo era per me più significativo e soprattutto più impegnativo dell’averti portata a letto. Averti? Siamo seri, apparentemente sì ti ho portato io, ma me lo hai fatto credere per non ferire il mio orgoglio di maschio: in realtà siete sempre voi, le donne, ad essere le artefici di nascita e morte di ogni sogno d’amore. Averti incontrata, conosciuta e amata mi ha insegnato, nel caso non lo avessi ancora sufficientemente imparato, a non dare più nulla per certo. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno mi sarei innamorato di una  piccola e paffutella casereccia? Credo nessuno di quanti mi conoscono, io compreso che forse ora, grazie anche a te, mi conosco un po’ di più.

Maria Giovanna Farina

© Riproduzione riservata



martedì 21 luglio 2015

Le parole dell'amore


Ti amo di Umberto Tozzi




Quando negli anni '70 uscì Ti amo, quel brano che divenne un grande successo per Umberto Tozzi, molti hanno iniziato a chiedersi il significato di certe parole contenute nella canzone. Tipo “dammi il tuo vino leggero che hai fatto quando non c'ero” chissà che vino era? Oppure il poco romantico “guerriero di carta igienica”. Chissà che voleva dire l'autore del brano? Il testo sembra riferirsi ad un tradimento e ad un lui che torna pentito dalla moglie. Credo che in tema d'amore di coppia il lessico sia troppo personale e chi ha composto la canzone senz'altro si è lasciato prendere la mano dalle proprie associazioni ed esperienze. Una cosa è certa, al di là del significato vero o presunto, quando ad un certo punto la canzone dice “Ti odio e ti amo”, lì ci riconosciamo tutti. Ci sono momenti che la persona che amiamo diventa detestabile e l'amore riesce ad essere odio per poi ritornare ancora amore. È una splendida onda che sale e che scende, per questo ci fa mancare il respiro!

Maria Giovanna Farina

© Riproduzione riservata


venerdì 10 luglio 2015

Amore ai tempi di Facebook

Come potevo non parlarne?


Immagini tratte dal web

L'amore ha i suoi luoghi e le sue epoche, in ogni secolo si sono vissute esperienze sentimentali e, a seconda delle usanze, anche l'amore è rimasto influenzato. O sono le usanze che hanno influenzato l'amore? Alle volte penso che l'amore si sia preso una bella influenza grave e sia un po' “terminale”, in altri momenti sono ottimista: questo blog è molto visitato perché l'amore desta interesse, infatti, checché se ne dica, non possiamo vivere senza.
Il tempo di Facebook, inteso come epoca, credo stia un po' tramontando ma non i suoi tempi veloci e distratti. L'amore invece ha bisogno di essere coltivato e, anche se innamorarsi può avvenire in un lampo, far crescere e nutrire l'amore richiede dedizione e pazienza. L'amore ci vuole tutti interi, ci assorbe, pretende vero interesse, vuole che amiamo, vuole i nostri corpi. Ecco perché l'amore non può essere virtuale, Eros è un essere straordinario e non riesce a vivere se non possiede anima e corpo. Non può sopravvivere con la fretta e senza farsi contemplare, mal sopporta i discorsi frammentari, detesta le chat, pretende il corteggiamento con i fiori e le parole sussurrate all'orecchio, le corse a perdifiato sulla spiaggia, il profumo della pelle...
Insomma, Amore con Facebook non ci azzecca!

Maria Giovanna Farina

© Riproduzione riservata


domenica 5 luglio 2015

3 luglio 2015 - Abbi cura dell'amore

3 luglio 2015 - Abbi cura dell'amore, contro la violenza usiamo i sentimenti
 e presentazione Dimmi che mi ami



Nella suggestiva cornice dell'ex Mulino Susta a Soprana (BI) con il patrocinio del Comune e la collaborazione Rete museale del Biellese

Maria Giovanna Farina ha condotto la serata presentata e condivisa con il sindaco Michele Role Mucet e il consigliere Marianna Beccato.

Ecco le immagini, clicca la prima per aprire la gallery













I pensieri scritti dai partecipanti:


Nell'amore non conta solo il cuore ma anche il cervello inteso come intelligenza, educazione, osservazione

Il “non amore” non conosce la geografia

Amare è una fusione di corpi, di anime e di spiriti in un volo liberatorio

Ci si innamora di chi si riconosce nella bellezza e nell'ombra della nostra anima

L'amore deve essere coltivato giorno per giorno senza mai dare nulla di scontato

Voglio bene alla mia donna

Parlando dell'amore ho provato il desiderio di scoprirlo

Non si può avere tutto solo da una persona; amore qualunque no, ma neanche ideale

Una grande sfida, innamorarsi giorno dopo giorno come la prima volta

La parola amore viene troppo spesso usata impropriamente

L'amore non è solo il sentimento che unisce due persone ma ance rispetto reciproco e fiducia da parte di entrambi





mercoledì 17 giugno 2015

L'amore non serve a nulla


Ora ti dimostro il contrario!


Immagine tratta da Pianetadonna


Sono tutte storie, l'amore non esiste e non serve a nulla. Frase che mi è stata detta senza ritegno mentre chiacchieravo con una signora. Tante persone la pensano così e forse anche tu che stai leggendo. Va bene, hai ragione, perché dovrei convincerti del contrario? Non sono qui a scrivere d'amore per persuadere i lettori, non sono un'imbonitrice che vende creme per la cellulite! Il mio desiderio è solo quello di tenere in vita il dibattito sul tema dei sentimenti per più di una ragione e allora lo spiego in alcuni punti:

1 - L'amore fa bene alla salute, e non è una battuta. È evidente che chi vive una relazione appagante è più felice e si sente più leggera o leggero anche con i chili di troppo

2 - Non si arrabbia facilmente soprattutto se oltre al sentimento c'è la passione...quindi la voglia di fare l'amore con il partner. Una medicina contro l'invecchiamento più efficace è difficile trovarla, a parte fare la settimana enigmistica, ma quella fa bene solo al cervello

3 – L'amore e l'erotismo non costano nulla e sono biocompatibili: non inquinano, non risentono dello spread, non fanno venire in mente strane idee per ingannare il tempo. Quindi contribuiscono alla sopravvivenza del Pianeta

4 - Se poi siete fedeli, non vi prendete malattie a trasmissione sessuale, non avete il problema di nascondere le scappatelle e neppure il senso di colpa

Se dopo aver letto questo righe siete ancora del parere che l'amore non serva a nulla, forse non volete ascoltare nessuno, se invece vi piace il mio articolo allora diffondetelo. E ricordate: solo l'amore potrà salvarci! Una banalità forse, ma nulla è più vero.

Maria Giovanna Farina

© Riproduzione riservata



martedì 9 giugno 2015

Amore a senso unico



Mi sono innamorata di un uomo
 ma lui non si accorge di me, cosa devo fare?



Amore a senso unico, acrilico su tela di Flavio Lappo

Questo in sintesi il quesito posto da una lettrice del blog, domanda a cui è difficile rispondere senza avere maggiori informazioni. Mi limito quindi al generale. Siamo difronte ad un amore a senso unico che come tale non decolla come amore di coppia, mentre rimane solo nelle fantasia della donna. Tutti, credo, abbiamo vissuto una simile esperienza e per questa ragione possiamo comprendere come questo tipo di amore rimanga nell'ideale, difficilmente si evolve in una storia d'amore. Non c'è molto da tentare se quello che si poteva mettere in atto è già stato fatto, se i canali della seduzione sono già stati percorsi. Forse l'altro non ci vede come oggetto di desiderio, nella vita di coppia il lato sessuale è imprescindibile, ma il timore che si imponga su quello emotivo e sentimentale a volte spinge a sottovalutare la seduzione legata all'erotismo. Se questa carta non è stata ancora giocata, vale la pena di tentare per non avere rimuginamenti tipo “Dovevo provarci...” Dobbiamo ricordare che se l'altro non è interessato a noi non dobbiamo sentirci indegni di essere amati, ci siamo solo imbattuti nella persona sbagliata e questo fa parte del gioco. La buona considerazione di sé è il primo passo verso l'essere amati mentre l'amore aumenta la buona considerazione di sé. Riflettiamo a fondo su questa opposizione apparentemente insanabile.

Maria Giovanna Farina

© Riproduzione riservata


mercoledì 20 maggio 2015

L'amore è utopia


Siamo sicuri che utopia sia 

"amore irrealizzabile"?





Utopia, acrilico su tela di Flavio Lappo

L’amore è un’utopia, esiste solo l’attrazione sessuale”

Una frase tratta dai bigliettini scritti dai partecipanti all'incontro “Abbi cura dell'amore, conto la violenza usiamo i sentimenti” tenutosi a Matera lo scorso marzo. Cosa ci comunica questo pensiero? Prima di tutto una certa delusione nei confronti del sentimento universale a cui tutti vorremmo giungere. Abbiamo bisogno di essere amati, questa è una verità incontrovertibile, ma in coppia abbiamo la necessità anche di essere desiderati. Di attrarre l'altro o l'altra. Amore passionale è amore erotico unito ad amore sentimentale, due espressioni che convivono. Certo se scopriamo che l'altro o l'altra ha un interesse solo sessuale nei nostri confronti rimaniamo delusi e sfiduciati. Il nostro amore è stato mal riposto e ciò ci segna nel profondo.
L'amore è un'alchimia delicata e forte, potente e fragile. Far vivere questo sentimento nella coppia richiede un lavoro quotidiano continuo, naturalmente se abbiamo voglia di impegnarci. Dipende molto da noi che l'unione di anima e corpo si realizzi, proviamo ad aprirci all'incontro, a lasciarci trapassare dalle frecce di Eros e poi cerchiamo di valutare se si tratta di: attrazione, desiderio sessuale, infatuazione o qualcosa di più forte e continuo. Se l'altro ci manca non solo come corpo ma anche come anima, forse siamo sulla strada dell'amore. E pensare che il termine utopia non significa solo luogo che non esiste (termine coniato da Tommaso Moro nel 1516 per indicare la città ideale chiamata Utopia), ma in greco antico può rimandare anche al luogo dove si sta Bene e quindi dove si è Felici. In questa accezione l'amore è utopia!

Maria Giovanna Farina

© Riproduzione riservata

lunedì 18 maggio 2015

Collaborazione con Frasi celebri

Novità

Da oggi 18 maggio Frasi celebri, il primo sito italiano di citazioni, si avvarrà anche delle frasi tratte dal mio romanzo Dimmi che mi ami, Silele edizioni. In fondo alla home del blog travate ogni giorno una citazione anche di altri autori.




lunedì 4 maggio 2015

Letteratura e arte

Parlare d'amore con le immagini


Il romanzo Dimmi che mi ami ed. Silele è stato raccontato da alcuni artisti attraverso dipinti, disegni e con la fotografia. Tecniche diverse per rappresentare il sentimento e la passione di una coppia di innamorati che attraverso la vita insieme ha trovato il senso dell'amore. Amore è libertà, cura, terapia, complicità, passione, beatitudine, scontro, a volte litigio, per trovare l'intesa profonda... Chi ama vive in armonia con se stesso e con gli altri. Chi legge si immagina e pensa, poi esprime con la propria arte.

Ma ora la parola alle immagini, pubblico le prime:

Flavio Lappo, L'incontro tra due universi, acrilico su tela 50X70



Daniela Carcano: Dimmi che mi ami, acrilico e la tela è 50x40





Maria Luisa Dominguez Bascoy: Un lungo addio, olio su tela 70x50


Rosa Colacoci: Più ti leggo, più mi innamoro di te, fotografia




Georgio Gjergj Kola: Il bacio, olio su cartone (30x25cm) 




Donatella Signorino: Il centro del mondo, disegno a matita 24×33

 




Michelangelo Cannizzaro, Lei e Lui, disegno a china



venerdì 1 maggio 2015

Intervista a Primo Canale

Intervista a Primo Canale della Liguria

Dimmi che mi ami, parlo del significato del mio romanzo. Silele Editore


mercoledì 15 aprile 2015

Non dare mai nulla per scontato



…nemmeno in amore


Delusione, disegno di Flavio Lappo    


Durante uno dei miei incontri una donna mi ha fatto notare che non si può amare un’altra persona se non si ama se stesse o se stessi. Giusta osservazione, mi sembrava scontato. Mai dare nulla per scontato! Neanche in amore. Al di là di questo preciso argomento propostomi, dare per scontato è un’abitudine malsana che ci conduce alla sottovalutazione di circostanze che andrebbero invece tenute presente, soprattutto in amore visto che in questo blog si parla di amore erotico. Cosa accade nella nostra mente quando diamo per scontato qualcosa? Direi che ci mettiamo nella condizione di chi crede, suppone, che l’altro comprenda ogni nostro pensiero per cui non gli dico qualcosa che andrebbe detta perché mi sembra inutile. E così il non detto diventa una montagna di silenzi che ognuno tende ad interpretare a proprio uso e consumo. Non gli dico che lo amo perché è logico che lo sia. Non le dico che è bella perché se l’ho sposata vuol dire che mi piaceva…e così via. Per giungere a fatti molto più venali come il denaro. Perché dovrei occuparmi di quanti soldi ha in banca, tanto è mio marito. E poi scoprire che ti vuole lasciare dopo che ha fatto sparire tutto! Caso forse un po’ estremo, ma che ben mette in luce il valore negativo del dare per scontato.

Maria Giovanna Farina 

© Riproduzione riservata

mercoledì 8 aprile 2015

Ti amo: il vero significato delle parole

Il post più letto in assoluto

pubblicato nel 2014 

Quando non ti dice "Ti amo"...



Ti amo due parole semplici, immediate, ma ricche di significato concentrato in poche sillabe. Ho ricevuto più volte l'invito dai lettori del blog a riflettere su questo argomento ed ho ascoltato molte donne, e qualche uomo, lamentarsi della mancanza di questa dichiarazione d'amore. Tutti noi desideriamo essere amati e desideriamo che ci venga dichiarato da chi amiamo. La mancanza di queste parole a volte ce la trasciniamo dall'infanzia: chi non ha mai udito il proprio padre o la propria madre pronunciarle avverte il vuoto, si sente deprivato di un diritto. Sì, perché essere amati dai nostri genitori è un diritto che ci deve essere garantito. Diverso è il rapporto col partner. Se va da sé che desideriamo essere amati in forma grande ed esclusiva, d'altro canto lui, o lei, non ha nessun obbligo di amarci. È libero o libera di farlo. E qui entriamo nel vivo del rapporto d'amore: è fondamentale sentirsi liberi, solo così si può avvertire se il nostro o quello dell'altro è davvero amore con la a maiuscola. Le parole Ti amo hanno ispirato poeti e musicisti donandoci uno sterminato patrimonio di parole e note, ma sono diventate col trascorrere del tempo uno stereotipo perdendo il loro significato originale. Quando pretendiamo da chi ci ama di dichiarare il suo amore con queste due paroline, stiamo pretendendo qualcosa che sa di obbligo più che di libertà di espressione. Quindi se da un lato è naturale desiderare la fatidica frase, dall'altro è bene valutare, analizzare, scrutare chi ci vive accanto per cogliere dai suoi gesti, dalle sue espressioni, dal suo comportamento l'amore che prova per noi. Così quando ci dirà Ti amo sarà una dichiarazione vera e scaturita dal cuore, e non due consumate parole che deve dirci per non sentire lamentele.

Maria Giovanna Farina www.mariagiovannafarina.it

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