I
cani non sono figli, ma sono amici e compagni di avventura
anche se per chi non è genitore possono diventare un sostituto. Chi
ne possiede uno sa di cosa sto parlando, per tutti gli altri
suggerisco di abbandonare i luoghi comuni, non le aree riservate in
cui si portano a correre i cani nelle città, ma gli stereotipi che
bloccano la mente con errate convinzioni.
Si
vedono scene al limite dall'assurdo, penso ai cani a cui viene
tinto il pelo, dipinte le unghie ed acquistati abitini alla moda,
penso a questi poveri animaletti a cui è negata la possibilità di
essere cani per relegarli ad una vita di schiavitù. I cani hanno
bisogno di essere liberi, di essere animali e non indirizzati ad
un'esistenza artificiale e povera di tutto ciò di cui hanno bisogno,
ad esempio rotolarsi in un prato senza cappotto perché, tra l'altro,
hanno la fortuna di avere in dotazione una pelliccia protettiva per
caldo e freddo. Ciò che sconvolge sono le ricorrenti frasi
all'indirizzo di chi i cani li ama davvero perché rispetta la loro
caninità. Avete presente considerazioni tipo: “Ama più i cani,
delle persone” e “Con tutti i bambini che muoiono di fame, spende
soldi per i cani”. Discorsi che si estendono a tutti gli animali da
compagnia, gatti compresi. Gli stereotipi sono duri a morire,
sedimentati da troppo tempo e mai messi in discussione ci forniscono
una visione falsa della realtà.
1-
chi ama i cani e gli animali in genere spesso ha figli e famiglia
quindi ama oltre la specie
2-
purtroppo è vero che ci sono bambini in difficoltà, è un problema
mondiale, ma non è affamando gli animali domestici che si risolve il
problema
I
cani non sono figli ed è giusto che sia così, ma non per questo
dobbiamo smettere di amarli, i cani non sono figli ma sanno renderci
più umani.
Si
può amare e aiutare tutti oppure non amare e non aiutare nessuno:
questa è la verità dei fatti al di là di ogni stanco pregiudizio.
Passate parola.