tag:blogger.com,1999:blog-66395470492438829992024-03-13T17:56:22.971-07:00Filosofia dell'amore erotico e universaleBlog di Maria Giovanna Farinamaria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.comBlogger156125tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-60852473509299277032022-04-27T00:46:00.004-07:002022-04-27T00:46:28.879-07:00Amore, sesso e gigolò<p> </p><p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyBvea1LKOVO0toCoVQ7RRFC3b26KOqfe_1E3x34juGEfL5DUXlgtol8VN3HasWzdYsq1Nrhkk7o52YwHPPjRfKhDQLEefYRxpnRiHzpQJS7tlfIQe4GKjIyj9kCfIt1ZlwtswdSw3Gf8Hh0DGWFQiv7bhIHS1sSBNk_6jWU6ex7ZQYvWZZTIZPy8k/s702/gigolo-702x336.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="336" data-original-width="702" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyBvea1LKOVO0toCoVQ7RRFC3b26KOqfe_1E3x34juGEfL5DUXlgtol8VN3HasWzdYsq1Nrhkk7o52YwHPPjRfKhDQLEefYRxpnRiHzpQJS7tlfIQe4GKjIyj9kCfIt1ZlwtswdSw3Gf8Hh0DGWFQiv7bhIHS1sSBNk_6jWU6ex7ZQYvWZZTIZPy8k/w640-h306/gigolo-702x336.jpg" width="640" /></a></div><br />
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Il
gigolò, figura portata in primo piano dal personaggio interpretato
da Richard Gere in American gigolò, è sempre esistito come giovane
uomo prestante mantenuto da una donna ricca e matura, spesso sposata,
di cui troviamo traccia anche in un'altra pellicola anteriore quale
Colazione da Tiffany; il personaggio era interpretato da George
Peppard che poi si innamora di </span></span></span></span></span><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Audrey
Hepburn. Recentemente ho avuto l'occasione di ascoltare alcune
interviste fatte al celebre gigolò Roberto Dolce (in arte Roy), un
professionista con le idee molto chiare; ho trovato interessanti le
sue parole da certi punti di vista. </span></span></span></span></span></em></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Roy
si descrive come una sorta di Casanova, </span></span></span></span></span></em><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">un
amante capace di catturare l’animo femminile e si comprende come
per le donne sole e bisognose di attenzioni diventi facile lasciarsi
catturare dal suo stile da esperto seduttore capace di far sentire la
donna al centro dell’universo. Antonio Casanova, quello vero,
appare come un amante eccezionale esperto nell’arte dell’erotismo,
capace di rendersi infinitamente desiderabile e di far capitolare
anche le donne più refrattarie. Lui, il gigolò, sa cogliere, si
evince dal suo narrare, i punti sensibili di ognuna e su quelli
lavora con sagacia finché dona ciò che la donna desidera. Non solo
sesso, quello, afferma Roy. è l'ultimo passo: molte donne vogliono
essere prese per mano davanti ad un film, altre hanno bisogno di
ascolto, altre ancora di far ingelosire un marito distratto: sono
donne che in lui trovano chi colma le loro mancanze. Durante le
interviste, Dolce sostiene di non essersi mai innamorato, ma di
dedicarsi alle sue clienti con grande dedizione per soddisfare ogni
loro richiesta. Loro sono le uniche donne con cui si intrattiene dal
punto di vista sessuale. </span></span></span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Un
interessante studio sul singolare uomo del settecento lo ha fatto lo
scrittore ungherese Sàndor Marài nel romanzo “</span></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background: transparent;">La
recita di Bolzano”</span></span></span></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">,
una sua versione della vicenda del noto Giacomo che si ferma, come è
accaduto storicamente dopo essere uscito dal carcere dei Piombi, a
Bolzano per alcuni giorni. Lì, nel racconto di Marài, viene a
sapere che risiede l’Unica, Francesca, la sola che abbia amato ed
ora è sposata con il conte di Parma. Finalmente sta per incontrare
l’Unica: per lei il vecchio istrione veneziano accetterà il più
difficile dei ruoli. Il marito di Francesca lo invita a sedurre e poi
abbandonare la moglie perché sa che a lui basta una notte per
dimenticare e a lei per rimanere delusa. Come scrive Màrai, nessuno
meglio di Giacomo sa che “</span></span></span></span></span><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i><span style="font-weight: normal;">l’Unica
rimane tale soltanto finché è ricoperta dai veli misteriosi e dai
drappi segreti del desiderio e della nostalgia</span></i></span></span></span></em><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”.
Cosi avviene l’incontro ma la previsione non si realizza, è
Casanova lo sconfitto che come per una maledizione mai più si
innamorerà.</span></span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Nella
realtà quotidiana la donna, quando incontra Casanova, vive
un’esperienza forte ed appagante perché lui la amerà intensamente
anche solo per pochi giorni. Casanova è un libertino “per sempre”,
non troverà mai l’unica capace di farlo capitolare. Il nostro
gigolò sembra essere una variante dell'antico Casanova con la
differenza che il noto amatore veneziano non si faceva pagare perché
amava e non stava prestando un servizio.</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ciò
che deve essere chiaro è il fatto che l'amore è un sentimento,
l'innamoramento è un particolare stato di grazia, è il volo della
libertà, è gratuito e non si può ricevere come servizio a
pagamento. Lo sa anche Roy, mentre descrive le sue prestazioni e le
sue cure, dice di essere un po' medico e un po' psicologo e chissà
che non riesca anche a far superare i conflitti, le paure e le
solitudini alle sue danarose clienti. Ciò che mancherà alle donne
in questione è il piacere di sedurre grazie alle proprie doti e non
al portafoglio ricolmo. Non sarebbe meglio andare con un gigolò solo
per soddisfare un desiderio sessuale? Per trascorrere, senza farsi
illusioni, una serata diversa? Un po' come fanno gli uomini con le
squillo, la parità è anche questo, o no? E poi l'amore un giorno,
magari, scaglierà la sua freccia.</span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Maria Giovanna Farina pubblicato anche su Dol's magazine il 26 aprile 2022</span></span></span></p>maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-83461795188583339702022-03-09T04:53:00.005-08:002022-03-09T04:53:50.288-08:00Una volta al mese "ti amo"<p> </p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjcUIlf8RQkwZDqX6AwRXIpV5r1xuof0Pwx079Jo-jZPVCuU29f0xo918jdoX2291FoZVPH09kAClUdQA44J3a_HKU0aIDl_yaz58aVep-y42HppCW-X5ESfNktFc8nkim25O4RTS7b_47TmY23Xy8bQnHlZP0iwMlRC4avLjdvWmn8zLLB-0ocyN98=s600" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjcUIlf8RQkwZDqX6AwRXIpV5r1xuof0Pwx079Jo-jZPVCuU29f0xo918jdoX2291FoZVPH09kAClUdQA44J3a_HKU0aIDl_yaz58aVep-y42HppCW-X5ESfNktFc8nkim25O4RTS7b_47TmY23Xy8bQnHlZP0iwMlRC4avLjdvWmn8zLLB-0ocyN98=w400-h300" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #0b5394;"><b><i>Abbraccio</i>, opera di Paola Giordano</b></span></td></tr></tbody></table><br />Le
</span></span><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i>app</i></span></span><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">
del sesso sono in costante aumento, ne inventano sempre di nuove e
più efficienti per venire incontro alle esigenze di chi vive la
sessualità solamente digitando un sito sullo smartphone: la
tecnologia favorisce chi cerca incontri che non devono avere un
seguito, che non portano ad una relazione continuativa, non solo
sentimentale ma nemmeno sessuale.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">La
relazione erotica di un'ora è invece qualcosa di diverso, è una
modalità di incontrare ed è presente nelle relazioni sessuali degli
esseri umani da tanto tempo, molti anni prima che la tecnologia
diventasse così invasiva nelle nostre vite tanto da scandirle e
organizzarle. </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">La
relazione erotica di un'ora non è andare con una prostituta con cui
vivere un incontro a pagamento per soddisfare senza nessuna
implicazione sentimentale il desiderio sessuale. </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">La
relazione erotica di un'ora è avere un rapporto con una persona, ma
con cui ci si incontra con cadenza mensile o quindicinale solo per
fare sesso, questa è la conditio sine qua non. Poi ci si riveste, si
lascia la camera d'albergo e ognuno dei due torna alle proprie vite
senza più pensare all'altro, finché non ritorna il giorno stabilito
del nuovo incontro. Certamente può apparire un comportamento strano,
ma è presente in tutti gli strati sociali e le persone coinvolte non
sono prive di una vita sociale, tutt'altro. Sono uomini e donne
impegnati nel lavoro e con partner sentimentali, con famiglie e
amici, essi non cercano una vera relazione extraconiugale ma un'ora
di evasione, però sempre con la stessa persona. Poi non instaurano
un dialogo, non si fanno regali, non si telefonano per amoreggiare,
non si mandano messaggi al cellulare: fanno solo sesso. Un sesso,
secondo i loro racconti, privo di tabù, ma soprattutto adatto a
mettere in scena le più recondite fantasie erotiche. In questo modo
lo si fa con una persona che non crei problemi alle rispettive vite,
bensì rimanga del tutto estranea alla quotidianità. </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">È
un modo di dire “Ti amo” senza le conseguenze di questa
impegnativa dichiarazione? Chissà, forse è un ti amo particolare:
si rinnova una volta al mese e in quel momento si prova l'ebrezza di
vivere un sogno. Il sogno di un amore che sfugge continuamente, un
amore desideroso di venire al mondo senza mai riuscirci vittima di
una coazione a ripetere. </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Ciò
che colpisce è il fatto che la relazione erotica di un'ora sia
sempre con la stessa persona, non c'è dunque promiscuità ma una
ricerca della sicurezza, anche nella trasgressione, per essere fedeli
ai propri tradimenti.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Maria
Giovanna Farina</span></span></p>maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-5830201169499479192022-02-19T08:19:00.001-08:002022-02-19T08:19:45.130-08:00L'amore al buio<p><br /> <strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">Amore giunge anche se non siamo pronti ad accoglierlo. Nonostante la sua origine divina, Amore sembra brancolare nel buio mentre gli esseri umani, tanti esseri umani, lamentano di non trovare l'amore a partire da quello di coppia. Platone, primo filosofo della filosofia occidentale ad indagare l'amore e a comprenderne la vera natura, ci riferisce nel celebre dialogo Simposio una frase del filosofo Parmenide per cui il primo pensiero della origini fu Eros, cioè Amore. Una dea gli consegnò il valore generativo, quello di muovere l'universo, argomento ripreso anche dal sommo Dante quando nella Divina Commedia scrisse: “l'amor che move il sole e l'altre stelle”. Le situazioni nei diversi campi della nostra vita ci comunicano, ahimè, l'assenza di Amore. La politica ha perso lo slancio delle origini, quello di essere azione per il solo fine di una buona e ben organizzata vita sociale; la burocrazia ci ricorda che non siamo esseri umani da ascoltare e comprendere, ma numeri; molte grandi idee nate dalla passione dovrebbero trovare chi le appoggia e invece sono troppo spesso ignorate....gli amici a volte non sono leali e quante altre relazioni purtroppo ci deludono e ci feriscono. Ma è sufficiente tutto questo per far perdere la fiducia nella forza più potente dell'Universo? C'è qualcosa nella nostra società che cerca di prendere il posto di Amore ed è il Potere, basti osservare i continui femminicidi dove per ancora troppi maschi la donna è una proprietà e non una persona libera. L'amore è invece libertà, ce lo ha detto sempre Platone descrivendo Eros come un putto con le ali, un semidio sempre spinto dal bisogno di amare, ma libero di volare e quindi di scegliere. Amore non può convivere col potere. Questo è un importante aspetto da mostrare ai giovani in un momento come quello attuale dove a causa del virus i primi approcci adolescenziali sembrano essere stati fortemente penalizzati, del resto lo sono stati anche con L'AIDS di cui non si parla quasi più. I giovani però amano il rischio e non li ferma alcun virus, mentre la mancanza di conoscenza dell'amore li rende aridi. Se da un lato si possono vivere esperienze sessuali senza amore, dall'altro non si può sostituire Amore con il puro esercizio della sessualità. Per l'ennesima volta Platone ci avverte della differenza tra possesso di un corpo e sesso vissuto con amore, quest'ultimo </span></span></span></span></strong><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-weight: normal;">permette di sperimentare una parte di quel sentimento universale ed eterno che ci eleva facendoci toccare, a qualsiasi età, il “divino”. Nella nostra società contemporanea si sta dando però eccessivo spazio all'aspetto sessuale dell'individuo. Il dibattito, o per meglio dire il focus, si impernia sul sesso e sulle sue numerose e possibili applicazioni. Le testimonianze, numerose, non parlano, o lo fanno pochissimo, di Amore. Se la libertà sessuale è sacrosanta, dimenticare Amore significa scordare la nostra origine non solo come umanità ma come individui nati da un atto d'amore. Di solito i bambini, anche quelli adottati, nascono da due persone che in quel momento stanno celebrando concretamente il sentimento per antonomasia. </span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"></span></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEha0-9PGv434FYtcmA30e7AZJC8TYNFGFNxQhDEyqfiNRnj0TQ8CI2W_LbZF1DZbHMCKACs-Kjw6NKJRZYpDUNQunPhSoJVcXnUumkCquUx4X0DuN75gX0Yu14WgOL5tiX6kNrdeAALqc3qQLoK4jw8zLHWRTqWsWuLkT3JdlWAJxVjNInWwtEQ2ZFk=s846" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="846" data-original-width="827" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEha0-9PGv434FYtcmA30e7AZJC8TYNFGFNxQhDEyqfiNRnj0TQ8CI2W_LbZF1DZbHMCKACs-Kjw6NKJRZYpDUNQunPhSoJVcXnUumkCquUx4X0DuN75gX0Yu14WgOL5tiX6kNrdeAALqc3qQLoK4jw8zLHWRTqWsWuLkT3JdlWAJxVjNInWwtEQ2ZFk=s320" width="313" /></a></span></span></span></div><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Venendo a San Valentino, la Festa degli innamorati, credo debba diventare occasione speciale per ricordare l'importanza dell'innamoramento e di cosa esso sia davvero: un rapimento estatico, la possibilità di entrare in una dimensione gioiosa e capace di far superare ogni difficoltà, una potente carica di vita che la freccia del putto alato (Eros) inietta anche se non si è pronti ad accoglierlo. Egli ci chiama e noi rispondiamo liberi e felici di dire sì, eppure spesso si risponde no. Forse è il timore che lo fa tenere lontano? Se c'è qualcosa che deve far paura è la solitudine dei sentimenti, la chiusura del cuore, la povertà delle relazioni. Dopo l'innamoramento, nei casi più fortunati, giunge l'Amore che ci fa sentire vivi e in buona compagnia, certo può anche far patire ma se abbiamo vissuto fin dalla più tenera età l'esperienza di amare riusciamo a superare anche la sofferenza. L’Amore è “qualcosa di noi che si sta facendo dono”, è donarsi all’altro, che in quello di coppia diventa dono reciproco nel desiderare solo il bene del partner. Una missione ci attende: conoscere le vere caratteristiche dell’amore per mostrarlo, dimostrarlo e viverlo nella relazione con gli altri siano essi il nostro innamorato, un figlio, un amico o un’idea. Magari partendo da una canzone che in negli ultimi mesi ascolto spesso alla radio: </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">“Cos'è la vita senza l'amore? È come un albero che foglie non ha più” canta Mario Venuti nella riedizione di </span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Ma che freddo fa</i></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">, brano di successo del '69 di Nada.</span></span></span><p></p><p align="JUSTIFY" style="background-color: #ffccff;"><br /><br /></p><p align="JUSTIFY" style="background-color: #ffccff;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Maria Giovanna Farina (Il Mattino di Foggia, 14 febbraio 2022)</span></span></p>maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-50424667831306794752020-01-11T23:02:00.001-08:002020-01-12T06:18:23.616-08:00Amore e tradizioni IN CUCINA CON SOCRATE TRA RICETTE E TRADIZIONI<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/ZN-EinRuSB4" width="480"></iframe>maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-78103430236545700982019-11-05T22:30:00.001-08:002019-11-05T22:31:58.297-08:00Sarà per sempre?<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiELW69fjAbWY08iaa5YKfrXH_uxJCa6psJIUPenopTOGr5oo_73SMB3DlxruPOMZT9COrFOtjE-m82OdW3RTvjE0M9tL1OJGWuIKNhOUEM4Bts4rHjvfWgd1LcKwv9R_mGdCha6sOPDFU/s1600/vita+di+coppia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1190" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiELW69fjAbWY08iaa5YKfrXH_uxJCa6psJIUPenopTOGr5oo_73SMB3DlxruPOMZT9COrFOtjE-m82OdW3RTvjE0M9tL1OJGWuIKNhOUEM4Bts4rHjvfWgd1LcKwv9R_mGdCha6sOPDFU/s400/vita+di+coppia.jpg" width="296" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Opera di Flavio Lappo</b></span></td></tr>
</tbody></table>
<div align="JUSTIFY" style="background: #ffffff; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a>
<span style="font-family: "calibri" , serif;">Il nostro sarà un amore per tutta la
vita? Una domanda che gli innamorati si pongono, ma è difficile
prevederlo, con ciò non voglio dire che </span><span style="font-family: "calibri" , serif;">l'amore
per sua natura non possa essere avvolto “nell'eterno”;</span><span style="font-family: "calibri" , serif;"> il
problema è che le nostre delusioni nascono dal fatto che vorremmo lo
sia. Se il partner ci confessa di considerarci l'amore più grande
che abbia mai incontrato è senz'altro vero, il problema è spesso
nostro che in questa dichiarazione leggiamo le due parole “per
sempre”, parole che non ci sono ma che per il desiderio di farle
esistere “leggiamo” ugualmente. La condizione mentale descritta
ci fa ingannare, il nostro preconcetto dell'</span><span style="font-family: "calibri" , serif;">eterno
amore</span><span style="font-family: "calibri" , serif;"> ci conduce lontani
dall'attimo che stiamo vivendo. Se invece ci avvicinassimo all'amore
nel rispetto e nella sincerità, ma senza pensare troppo al domani,
potremmo costruire un rapporto piacevole e se poi durerà: tanto
meglio. A quel punto, quando avremo in mano delle prove che è un
amore con le caratteristiche della durata, ci impegneremo tutti e due
per mantenerlo giovane, fresco, appassionato, eroticamente attivo,
sentimentalmente solido... Il “Per sempre” sa metterci al riparo
dalla paura della perdita, ma al contempo ci colloca in una posizione
interiore non adatta all'amore: se voglio che sia per sempre non sono
libera e allo stesso tempo imprigiono il partner in un’idea, in una
condizione che sa di obbligo. Non voglio dirvi che l'amore deve
essere effimero, tutti noi desideriamo amare ed essere amati, ma
ricordiamo che serrature, sbarre, lucchetti...non confanno all'Amore. </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: #ffffff; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "calibri" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background: #ffffff; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "calibri" , serif; font-size: large;">Maria Giovanna Farina</span></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-60342913786958166722019-09-05T05:14:00.001-07:002019-09-05T05:14:35.874-07:00I cani non sono figli<br />
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz5DJuEQ1A5Si23-p0AyEH3MZ8UjyQtTA5TInYrVrXzP748x7pfTj1iLvZOJq-MB_CoPDCIgLehgRNUOsHSGsAU9GtVm32WydhY-mNT2gkH8BLimCQdsDaP3X29znnifMg9eC2HGQKF8w/s1600/IMG_20190825_231335.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz5DJuEQ1A5Si23-p0AyEH3MZ8UjyQtTA5TInYrVrXzP748x7pfTj1iLvZOJq-MB_CoPDCIgLehgRNUOsHSGsAU9GtVm32WydhY-mNT2gkH8BLimCQdsDaP3X29znnifMg9eC2HGQKF8w/s640/IMG_20190825_231335.jpg" width="640" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>I
cani non sono figli</b>, ma sono amici e compagni di avventura
anche se per chi non è genitore possono diventare un sostituto. Chi
ne possiede uno sa di cosa sto parlando, per tutti gli altri
suggerisco di abbandonare i luoghi comuni, non le aree riservate in
cui si portano a correre i cani nelle città, ma gli stereotipi che
bloccano la mente con errate convinzioni.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Si
vedono scene al limite dall'assurdo</b>, penso ai cani a cui viene
tinto il pelo, dipinte le unghie ed acquistati abitini alla moda,
penso a questi poveri animaletti a cui è negata la possibilità di
essere cani per relegarli ad una vita di schiavitù. I cani hanno
bisogno di essere liberi, di essere animali e non indirizzati ad
un'esistenza artificiale e povera di tutto ciò di cui hanno bisogno,
ad esempio rotolarsi in un prato senza cappotto perché, tra l'altro,
hanno la fortuna di avere in dotazione una pelliccia protettiva per
caldo e freddo. Ciò che sconvolge sono le ricorrenti frasi
all'indirizzo di chi i cani li ama davvero perché rispetta la loro
caninità. Avete presente considerazioni tipo: “Ama più i cani,
delle persone” e “Con tutti i bambini che muoiono di fame, spende
soldi per i cani”. Discorsi che si estendono a tutti gli animali da
compagnia, gatti compresi. Gli stereotipi sono duri a morire,
sedimentati da troppo tempo e mai messi in discussione ci forniscono
una visione falsa della realtà.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>1-
chi ama i cani e gli animali in genere spesso ha figli e famiglia
quindi ama oltre la specie</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>2-
purtroppo è vero che ci sono bambini in difficoltà, è un problema
mondiale, ma non è affamando gli animali domestici che si risolve il
problema</b></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">I
cani non sono figli ed è giusto che sia così, ma non per questo
dobbiamo smettere di amarli, i cani non sono figli ma sanno renderci
più umani.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Si
può amare e aiutare tutti oppure non amare e non aiutare nessuno:
questa è la verità dei fatti al di là di ogni stanco pregiudizio.
Passate parola.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-43161579876103855282019-07-05T23:03:00.000-07:002019-07-05T23:04:07.832-07:00Il primo bacio<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP3cz1g2ALZbNyTLQ1gvYwjkP8ZMq0jEDociBo3UOe1FMbHLNMj58XCaW3StKf2msRYv2VZM1AKRrSDvaGseMGIZKbXxaqVsRG53psvvkOhSY5BsV2dATBBg3mxJ90UOkyOkgE7Mg8AUY/s1600/ba.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="465" data-original-width="960" height="308" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP3cz1g2ALZbNyTLQ1gvYwjkP8ZMq0jEDociBo3UOe1FMbHLNMj58XCaW3StKf2msRYv2VZM1AKRrSDvaGseMGIZKbXxaqVsRG53psvvkOhSY5BsV2dATBBg3mxJ90UOkyOkgE7Mg8AUY/s640/ba.jpg" width="640" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Il
racconto del primo bacio di Leda, l'interprete del mio romanzo “Dimmi
che mi ami”, rivela la nascita dell'amore e il bacio assume un
significato di grande importanza per il futuro della relazione.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: #333333;">“<span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;">Lui
mi guarda teneramente, mi accarezza le braccia sfiorandole e allo
stesso tempo stringendole finché, come trasportata da una presenza
aliena, mi ritrovo abbracciata a lui: ogni angolo del mio corpo sta
vibrando mentre all'esterno sono come caduta in uno stato di trance.
Con una mano mi sposta i capelli e con l'altra mi regge la nuca
mentre lentamente, sfiorandomi la guancia, avvicina la sua bocca alla
mia. Avverto le sue labbra morbide che si insinuano, spingono per
entrarmi ed io sono pronta a accogliere il bacio più bello mai
ricevuto da un uomo. La passione mi rapisce le labbra, mi sento
trascinare in un'altra dimensione dove ho la sensazione di essere già
stata e allo stesso tempo è una zona del tutto sconosciuta, lui mi
sta baciando in un modo che non ho mai conosciuto. Non so se sia la
lunga attesa di questo momento agognato o la sua passione, sento che
mi sta risucchiando l'anima oltre alle labbra, avverto il suo amore;
non sto solo baciando un uomo attraente e che credo già di amare,
no! È l'amore stesso ad entrare in me. Non voglio reagire a questo
travolgimento dei sensi, non so più se ho un corpo: tutto è avvolto
nella totalità dell'essere, di due bocche amalgamate, di due cuori
all'unisono. La mia emozione tocca vertici sublimi, mi sento
abbandonata e prigioniera, in una gabbia dove voglio rimanere per non
essere più libera di amare altri all'infuori di lui. Con questo
bacio ci siamo già detti tutto, non so quanto sia durato, il senso
del tempo è del tutto sfumato, da questo momento ho la certezza: non
è come le altre volte. Con questo bacio è come aver fatto l'amore
per la prima volta, il godimento dell'estasi amorosa si è
concentrato sulle nostre labbra finalmente unite e desiderose di
scoprire i più intimi spazi delle nostre anime”.</span></span></span></span></div>
<div style="border: none; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-90512791687894594492019-05-05T08:44:00.001-07:002019-05-05T08:45:42.687-07:00Il cuore è testimone del vero amore<br />
<div align="JUSTIFY" style="background: #ffffff; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSrAHtJfG3B12tw-g1eD5sUosa9MX7g6bN2MrTJeU793UAt4m-oL0wd4o_FOCfNVtvUad86fevp0DXp_h2vtLHMXzmldycSMl4hbIL6rRz-jdIA_C1CpVYgq1q6P3UIcAytZjwfMla2K8/s1600/Flavio+dimmi+che+mi+ami.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1151" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSrAHtJfG3B12tw-g1eD5sUosa9MX7g6bN2MrTJeU793UAt4m-oL0wd4o_FOCfNVtvUad86fevp0DXp_h2vtLHMXzmldycSMl4hbIL6rRz-jdIA_C1CpVYgq1q6P3UIcAytZjwfMla2K8/s400/Flavio+dimmi+che+mi+ami.jpg" width="287" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif;"><b><i>Dimmi che mi ami,</i> Acrilico su tela di Flavio Lappo</b></span></span></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;">Una
volta si credeva che il comando del corpo umano risiedesse nel
cuore probabilmente perché è l’organo che maggiormente
avvertiamo; è lui che possiede la capacità di farci provare le
sensazioni più improvvise: tutte le frasi fatte relative alle
emozioni si riferiscono al cuore e non al cervello, la vera mente che
attua la sua regia nell’ombra.</span></span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;">Un
colpo al cuore, un tuffo al cuore, mi spezzi il cuore, senza cuore,
cuore di pietra, cuore caldo, cuore freddo e così ad libitum, e
allora possiamo chiederci: quanto c’entra il cuore in un rapporto
amoroso?</span></span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;">Chi
dirige l’orchestra ormai si sa, è il cervello e lui, come un bravo
direttore impartisce ordini e segnali a tutti i distretti, compreso
il cuore l’organo più rumoroso. Ecco, è questo il punto cui
volevo arrivare, al lavoro del cuore che per nutrire le emozioni
pompa sempre più forte: quando ci innamoriamo ci batte il cuore,
altrimenti è solamente un voler bene. </span></span></span>
<br />
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;">Se
siamo innamorati spingiamo il nostro cuore a battere più del
consueto: solo al pensiero di incontrare la persona amata, mentre
percorriamo la strada del nostro appuntamento, avvertiamo i battiti
farsi più veloci mentre il respiro vien meno. Il cuore batte quando
amore ed erotismo si incontrano in un abbraccio dal sapore infinito.
Cos’è l’amore erotico se non l’incontro tra due anime che si
amano? L’erotismo esclude la fretta, si nutre di emozioni e di
sguardi timidi che catturano, è come il sabato del villaggio tanto
bene rappresentato dal Leopardi. L’amore erotico è l’attesa del
dì di festa dove il cuore batte senza controllo e libero da ogni
regola testimonia il vero amore. In una nota canzone degli anni ’60,
</span><span style="color: black;"><i>Cuore</i></span><span style="color: black;">,
di Rita Pavone la cantante </span><span style="color: black;">afferma:</span><span style="color: black;">
</span></span></span>
<br />
<span style="color: black;">“</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"><i>Mio
cuore, Tu stai soffrendo, cosa posso fare per te. Mi
sono Innamorata, per te pace no, no, non c'è. Al mondo, se
rido e se piango, solo tu dividi con me ogni lacrima, ogni
palpito, ogni attimo d'amor”. </i></span></span></span>
<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;">Un
dialogo col suo cuore che batte e che diventa compagno di gioie e
turbamenti, alleato con cui condividere lo stravolgimento che porta
con sé l’innamoramento. </span></span></span>
<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;">Maria
Giovanna Farina</span></span></span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-86522008359558600842019-03-20T06:37:00.001-07:002019-03-20T06:37:33.255-07:00Il ricattatore sessuale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/wA3NPNPYcco/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/wA3NPNPYcco?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-2455109055510971792019-02-15T11:33:00.001-08:002019-02-15T11:37:48.192-08:00Quando l'amore non è corrisposto<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW29ukpCTy2l3dW1R5CFG80IhqX7EUra9glyLqWfESFpilomDrhqB0EXtTlu6CGIhMf5UqZeg8WAxn2VVEKs_W0ACdETv8z2cux3CyLneNDfUyjt23F2g80mEP81ogqd0qjuZlY_AYUC4/s1600/Cattura.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="465" data-original-width="753" height="393" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW29ukpCTy2l3dW1R5CFG80IhqX7EUra9glyLqWfESFpilomDrhqB0EXtTlu6CGIhMf5UqZeg8WAxn2VVEKs_W0ACdETv8z2cux3CyLneNDfUyjt23F2g80mEP81ogqd0qjuZlY_AYUC4/s640/Cattura.PNG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: red; font-family: "verdana" , sans-serif;">Fotografia di Roberto Passeri</span></b><br />
<b><span style="color: red; font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></b>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Capita
di innamorarsi di una persona che non ricambia il nostro sentimento.
Una situazione dolorosa a cui Renato Zero sa dare consolazione.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Chissà
a quanti sarà capitato di innamorarsi senza essere ricambiati e di
vivere tutta la bellezza di un sentimento che purtroppo però rimane
deluso. È terribile il dolore che si prova: “Quanto lo amo”, ci
si trova a dire, ma lui non ci ama, questa è la realtà da
accogliere. E allora mi dispero, il mio corpo si ammala, l’eutimia
si dissolve come un cielo nuvoloso al soffio di un vento impetuoso.
Se qualcuno non ci ama non possiamo assillarlo, otterremmo il
contrario. Le canzoni, come le poesie, sanno raccontare le nostre
passioni del cuore: <i><b>Magari,</b></i> una nota canzone
di <b>Renato Zero,</b> ci consola e quindi ci conduce a
sperare che l’altro possa, un giorno, contraccambiare il
nostro amore. La speranza è un’attesa, la sola a cui possiamo
aggrapparci, ma non dobbiamo abbandonarci al nostro sogno
irrealizzabile. Zero e le sue canzoni sono medicina dell’anima,
luce sull’ombra della tristezza per spazzare via il pessimismo e al
contempo drammatizzazione di una sofferenza che è bene superare. </span></span></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></span><br /><br />
</div>
<b><span style="color: red; font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></b></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/m3MBxEvliWs/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/m3MBxEvliWs?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;">Non
esiste alcuna certezza di essere un giorno ricambiati, ma ora lui ci
ha prepararti alla pazienza. La canzone narra di un innamorato
disposto ad attendere “</span><span style="color: black;"><i>Magari
toccasse a me, ho esperienze e capacità, trasformista per
vocazione: per non morire, che non si fa... Puoi fidarti a
lasciarmi il cuore nessun dolore lo sfiorirà…” </i></span><span style="color: black;">queste
sue parole descrivono in pochi versi il canto di dolore di un
innamorato che vuole essere ricambiato. “</span><span style="color: black;"><i>Magari
toccasse a me un po' di quella felicità... magari. Saprò
aspettare te domani, e poi domani, e poi... domani”, </i></span><span style="color: black;">la
sua lunga attesa diventa la nostra e in un connubio di emozioni
comuni percepiamo il beneficio della condivisione. E poi nasce
la consapevolezza che </span><span style="color: black;"><i>Non
c’è nulla che mi spaventi tranne</i></span><span style="color: black;"> </span><span style="color: black;"><i>competere
con l’amore:</i></span><span style="color: black;"> il
nostro unico contendente è l’amore stesso, siamo impotenti di
fronte alla forza cosmica di Eros. La canzone si chiude con una
domanda ripetuta: “</span><span style="color: black;"><i>Mi
ami</i></span><span style="color: black;">”?
E una risposta, data a se stesso, nell’attesa titubante di uno
struggente: “</span><span style="color: black;"><i>Magari</i></span><span style="color: black;">!”.
Le lacrime scendono, il nostro animo è ripulito, abbiamo offerto una
preghiera sacrificale all’altare del dio alato: chi ama non vuole
smettere di sperare, ma allo stesso tempo non può farlo per sempre:
Renato, con il suo messaggio catartico ci costringe a fare luce
dentro di noi, è come se ci invitasse a non cullare un eterno sogno
irrealizzabile.</span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Maria
Giovanna Farina</span></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
<br /><br />
</div>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br /></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-5350169378618396732019-02-05T07:20:00.000-08:002019-02-05T07:20:22.838-08:00Delitto del potere perduto<br />
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVxWkSst5iNtwIDHauK8Gtk6RWLb7uPDAqpcIyVBMJLAU8O-xoDhmJdE1cipYvmwk4gk9Z3a1_0yNjROoEEL-5bklu2wtf0WjzI1vmxk50IRT-hsXmPZIqA_tltGqjrYpaq5SPA-p3pgY/s1600/Cattura.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><b><span style="color: red;"><img border="0" data-original-height="517" data-original-width="885" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVxWkSst5iNtwIDHauK8Gtk6RWLb7uPDAqpcIyVBMJLAU8O-xoDhmJdE1cipYvmwk4gk9Z3a1_0yNjROoEEL-5bklu2wtf0WjzI1vmxk50IRT-hsXmPZIqA_tltGqjrYpaq5SPA-p3pgY/s400/Cattura.PNG" width="400" /></span></b></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: red;">Immagine: particolare opera di Paola Giordano, Sun Flower, 70x50, tecnica mista su carta</span></b></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">La
cronaca ci informa, quando parla del femminicidio, che si tratta di
un delitto passionale: una definizione che ci appare poco
convincente, soprattutto sembra non rendere giustizia alla vittima.
Che cos'è la passione? Cosa significa il termine passione se lo
leghiamo all'amore? E in che relazione sta con la gelosia? Il termine
passione deriva dal latino passus, participio passato di pati che
vuol dire patire, soffrire. Il termine passione contrapponendosi ad
azione è un verbo che rimanda a qualcosa che si subisce, quindi il
delitto passionale nasce dalla sofferenza e dal desiderio di
allontanarla da sé togliendo la vita a chi la provoca.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Il
vero amore è però rivelazione, ammirazione e fusione con qualcosa
che ci trascende e che ci dona una nuova visione del mondo. Solo
l'amore totale, il grande amore erotico, ci sa condurre all'assoluto,
consegnandoci il terrore della perdita e allo stesso tempo una
felicità totale e unica, direi quasi divina. </span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Un
simile amore è passionale perché scatena il sublime e là dove c'è
l'assoluto vive anche l'incontro con il dolore, il dolore che è
terrore di perdere la felicità, ma nonostante ciò chi ama veramente
non può mai giungere ad uccidere perché, quel amore totale ed
assoluto che muove solo passioni vitali, non ha nulla a che fare con
l'uccisione della donna: chi uccide lo fa perché vede vacillare il
potere su di lei. Lo fa perché è geloso, si dice, sì, è vero, è
vittima di una forma di gelosia che è espressione di quel potere che
viene meno. Lei vuole essere libera, l'amore è libertà, lui nega la
possibilità che la sua donna sia libera di lasciarlo perché è
geloso di quell'indipendenza che lei sta riconquistando e non perché
la ama. E se è vero per certi versi che in questa situazione il
termine passione è pertinente anche se nella sua accezione negativa,
dobbiamo, per giustizia verso le vittime e per ovviare ad ogni
possibile confusione, riformulare con “Delitto del potere perduto”. (Concetto ripreso in Ho messo le ali, ed. Rupe Mutevole)</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Maria Giovanna Farina </span></span></span><span style="background-color: white; font-family: "verdana" , sans-serif;">©Riproduzione riservata</span></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-38066250783744302322019-02-02T23:01:00.004-08:002019-02-02T23:01:39.263-08:00Fuga dalla violenza<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIk-n1wyYyoqhyphenhyphene3G7UH2srnKs9S6gZvBSLcY7r4KZ4Xk0sxMNYZj-MONnSvptvuRRShgbQDatzbAbIx9MY7RlJgX4UyQReHPoJDPwHG02S-J9DOH5L61uo5A_PFcC49zKLJYzBU7AyWI/s1600/amore+a+senso+unico.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1218" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIk-n1wyYyoqhyphenhyphene3G7UH2srnKs9S6gZvBSLcY7r4KZ4Xk0sxMNYZj-MONnSvptvuRRShgbQDatzbAbIx9MY7RlJgX4UyQReHPoJDPwHG02S-J9DOH5L61uo5A_PFcC49zKLJYzBU7AyWI/s400/amore+a+senso+unico.jpg" width="303" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: red;">Acrilico su tela di Flavio Lappo</span></b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: small;"><span style="font-size: medium;">E' accaduto qualche tempo. Un
ragazzo di diciassette anni massacra la fidanza di sedici e poi
sostiene di averla dovuta uccidere perché lei era intenzionata a
sterminare la sua famiglia rea di ostacolare la loro relazione. È
descritto come violento, figlio di un padre violento e costretto ad
alcuni TSO (trattamento sanitario obbligatorio). È un caso che ci
lascia attoniti per la giovane età di entrambi. La ragazza subiva
anche la violenza delle botte e un suo post su Facebook, scritto due
settimane prima di essere uccisa, ci mostra come avesse una chiara
cognizione di cosa fosse l’amore: </span><em><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;">“</span></span></em><em><span style="font-size: medium;"><i>Non
è amore se ti fa male. Non è amore se ti controlla. Non è amore se
ti fa paura di essere ciò che sei. Non è amore se ti picchia. Non è
amore se ti umilia…”</i></span></em><span style="font-size: medium;"><br />Nonostante
la consapevolezza, la sua condizione di dipendenza emotiva non le ha
permesso di fuggire da quello che è definito un fidanzatino invece è
stato solo un giovane persecutore. Non sappiamo fino a che punto la
sedicenne fosse pienamente consapevole ma le sue parole, che oggi
suonano come una non tanto velata richiesta di aiuto, ci danno la
certezza del suo coraggio. Non le è mancata la consapevolezza, le è
mancato l’aiuto della famiglia, degli amici della società che deve
fermare i violenti. Questa società è ancora ipnotizzata dalla
parola amore. Basta dire che l’amava e tutto è giustificato. La
ragazza invece sapeva che non era amore, ma dominio, violenza,
sadismo, vendetta e malvagità. Sono stati gli adulti a non capire. E
la polizia, i magistrati, tutti quelli che avrebbero dovuto aiutare e
intervenire. Non si uccide per amore. Nel momento in cui uccidi, odi.</span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: medium;">Cosa
dire alle ragazze fin dall’infanzia? Se il tuo ragazzo, il tuo
fidanzato ti maltratta è d’obbligo fuggire immediatamente: e se è
violento nella fase dell’innamoramento in cui tutto dovrebbe essere
bellissimo, dove dovresti vivere in una bolla protetta, chiedi aiuto
ai tuoi famigliari. I tutori dell’ordine hanno il dovere di
intervenire esattamente come si fa nel caso dei bambini perseguitati.</span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: medium;">Maria
Giovanna Farina</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<br /></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-91730755420228823362019-02-01T00:46:00.000-08:002019-02-01T00:50:23.017-08:00Lo spogliarello<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHFwj7k4_Q8d-EM5rMO22jDke3AaWx6pYXtIQISaaL5rEgBpowEhW96cZKeoamGhgInwSs4e3uqx0TYOYNTNb2tH7UHsJNLOx7nBB7e9jWxG5wi4ha94DjyYsAK-KYTB52sR021_xyFqw/s1600/s.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="540" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHFwj7k4_Q8d-EM5rMO22jDke3AaWx6pYXtIQISaaL5rEgBpowEhW96cZKeoamGhgInwSs4e3uqx0TYOYNTNb2tH7UHsJNLOx7nBB7e9jWxG5wi4ha94DjyYsAK-KYTB52sR021_xyFqw/s320/s.jpg" width="240" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;">Lo
spogliarello è un'arte che può diventare una professione come viene
rappresentato nel celebre film “Striptease” interpretato da Demi
Moore.<br />Nella coppia che si ama diventa invece un gioco dove la
donna esercita il potere della seduzione; altra cosa è lo striptease
maschile che è più un tentativo mal riuscito di cercare la parità
tra i generi. Quando una donna si spoglia per attrarre il proprio
uomo è pienamente consapevole di compiere un gesto che tiene in
vita, nutrendolo, l'erotismo e allora si lancia in movenze che lo
fanno impazzire. Quel lento sapiente ancheggiare e danzare con cui si
libera degli indumenti, realizzati con stoffe che lasciano
intravedere la nudità senza mostrarla chiaramente, mette in scena
una componente fondamentale dell'eccitazione sessuale: l'attesa.
L'attesa è un tempo dell'amore che fa crescere il desiderio: mentre
gli abiti cadono uno dopo l'altro, la brama di possedere la propria
donna cresce, e più si indugia nello spettacolo più la voglia si fa
esplosiva. Durante una simile esibizione privata, tutti gli occhi di
lui sono su di lei, sul suo corpo ma anche sul suo volto che esprime
il desiderio di essere amata e per il maschio ciò è uno stimolo
irresistibile. Allo stesso tempo lui è soggiogato dal potere
femminile, è innegabile che lei lo tenga in pugno attraendolo a sé
e, oltre al gioco erotico stimolante per entrambi, la donna in quel
momento sta esercitando il potere di far cadere lui ai suoi piedi. È
un dolce potere, è la potenza di tenerlo in pugno, di condurlo a sé
quasi adescandolo con una danza senza freni che si fa orgiastica.
Naturalmente tutto ciò agisce ad un livello di scarsa consapevolezza
perché mentre va in scena lo strip la coppia lo vive come un
appagante momento erotico senza pensare, è un momento che abbandona
la razionalità. Nel film “Nove settimane e mezzo” tutto questo
viene abilmente rappresentato dalla bravissima Kim Basinger, la sua
interpretazione è un modello a cui rifarsi per comprendere fino in
fondo il tipo di situazione su cui sto argomentando.<br />Non scordiamo
che ciò che più di tutto accende il desiderio nel maschio è lo
spogliarello rubato, quello di una donna che vive dall'altro lato
della strada e che si spoglia, si fa la doccia, si spalma la crema
senza sapere che occhi indiscreti la stanno spiando dalla finestra di
fronte, a volte lo sa e ciò la eccita. In questo caso c'è per lui
libertà assoluta di fantasticare che si oppone al potere della
seduzione a cui però quasi tutti i maschi amano sottomettersi.
Perché è un potere che fa bene all'amore.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Maria
Giovanna Farina©Riproduzione riservata</span> </span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-78725538645535631932019-01-28T22:50:00.000-08:002019-01-28T22:50:57.970-08:00Quando il libertino si converte all'amore<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3I7l08NRj2N-sNhZ6-Ps2nagg0Cvwa2EzGZU6QyXwizjBJsQoy9zdQsKL3vNdxgJejk3L-o_nGDMT2mYZEpC1H0k-J2ycJgUGPNuOOv9erNxGViY7tWTDbm-qVZ7GVDxHzU0o-csR3_Y/s1600/liber.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="670" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3I7l08NRj2N-sNhZ6-Ps2nagg0Cvwa2EzGZU6QyXwizjBJsQoy9zdQsKL3vNdxgJejk3L-o_nGDMT2mYZEpC1H0k-J2ycJgUGPNuOOv9erNxGViY7tWTDbm-qVZ7GVDxHzU0o-csR3_Y/s400/liber.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b>Tratta dal film Il libertino</b></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><em><span style="color: black;"><span style="font-style: normal;">Il
Libertino (The libertin) è un film che potrebbe farci immaginare un
luogo molto lontano dal sentimento amoroso, ma non è così. Uno
straordinario Johnny Depp dà vita alla storia vera di un personaggio
reale: John Wilmot, secondo conte di Rochester, poeta alla corte di
Carlo II d’Inghilterra in un momento storico, il Seicento, in cui
il vizio e la lussuria imperano. Nella prima parte della pellicola, e
anche oltre, l'erotismo fine a sé stesso si impone nelle movenze
dell’interprete dedito come lui stesso afferma, al vino, al sesso e
alla produzione di versi poetici eccellenti ma che mai lo porteranno
al successo a causa del suo eccessivo dedicarsi al libertinaggio.
Questo spingersi all'estremo, di un uomo che cerca il godimento
fisico senza mai trovare un vero stimolo vitale che lo possa far
diventare un vero scrittore, è utile per mostrare la potenza
dell’innamoramento.</span></span></em></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">John,
il libertino, giunge di colpo nel territorio dell’amore:
innamorandosi scopre quello che non aveva mia conosciuto: la passione
del corpo unita a quello dell'anima. E, mosso da questo potente
impulso creativo, aiuta un'attrice a diventare una vera star;
investito dal desiderio di far nascere talento con uno spirito
autenticamente maieutico va oltre e diventa una nuova persona. La sua
vita acquista significato, non è più un uomo succube di un piacere
esasperato, diventa un essere umano che ha scelto di amare una sola
donna, l’attrice a cui si dedica, per la quale è pronto a
sacrificare il suo tempo.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Gli
altri aspetti del film cadono in secondo piano rispetto all’ennesima
manifestazione del vero innamoramento e della sua capacità di
attuare il cambiamento. La vita di questo uomo si ribalta, subisce
una vera e propria rivoluzione quando, alla ricerca di un’autentica
emozione nella sua vita vuota di sentimento, il conte si impegna per
un progetto: vuole cambiare, cerca qualcosa su cui investire il suo
talento, trova e conosce la passione per una donna. Incontra l’amore
e perde la vita a causa della sifilide, ma non prima però di essersi
convertito al cristianesimo: una testimonianza della sua
trasformazione autentica. </span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Maria
Giovanna Farina</span></span></span></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-21478808151400773652019-01-27T23:18:00.000-08:002019-01-27T23:18:58.131-08:00Quando la donna seduce<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiocJsHTcPXC1uPpjY3WruOrFXSpbmzNb-jeCPQE0Z9q19ziOdZQJMQBhLp5Eu2MZB9brBkrN-hZdOlWcifXjxJqxLDiH31UmrS8xIf_Y_CaBC-Eg_GJWGu-dcaP2PK7RZoXvdMgBVVBcg/s1600/diva.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="522" data-original-width="892" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiocJsHTcPXC1uPpjY3WruOrFXSpbmzNb-jeCPQE0Z9q19ziOdZQJMQBhLp5Eu2MZB9brBkrN-hZdOlWcifXjxJqxLDiH31UmrS8xIf_Y_CaBC-Eg_GJWGu-dcaP2PK7RZoXvdMgBVVBcg/s400/diva.PNG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: #20124d; font-family: "verdana" , sans-serif;">Diva, particolare, acquarello di Daniela Lorusso</span></b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="border: none; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<em><span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Sedurre
significa condurre a sé, attrarre l’attenzione di qualcuno sulla
nostra persona. Nel campo dell’amore la seduzione è parte
integrante di un gioco al quale è bello partecipare, ma anche in
questo caso le dovute cautele nonché una certa competenza ci possono
aiutare a non lasciarci inghiottire da una seduzione ingannatrice.</span></span></span></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><b><span style="font-size: large;">La
seduzione femminile</span></b><span style="font-size: medium;"> è un’arte della conquista che si manifesta in
quattro grandi gruppi: sedurre per attrarre l’innamorato, sedurre
per desiderio sessuale, sedurre per divertimento e sedurre per scopi
venali.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">La
seduzione parte dalla vista, l’amore stesso è visione del bello
come ci ha insegnato Platone e ogni qualvolta contempliamo la
bellezza, che non è pura e sola perfezione estetica, ma va oltre
l’immagine per giungere all’anima, noi entriamo nel territorio di
Eros. La stessa forza dello sguardo la si trova nella poesia
medioevale dove la donna-angelo ha un potere seduttivo generato dallo
sguardo. Se gli occhi sono la prima grande fonte della seduzione, il
resto del corpo non è da meno. Lo è con le movenze, con
l’accavallare con maestria le gambe protendendo la caviglia
lasciandola in bella mostra e lo è con movimenti sinuosi delle mani
durante la conversazione.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><b><span style="font-size: large;">La
seduzione legata all’amore</span></b><span style="font-size: medium;"> è la più completa nel suo porsi uno
scopo alto, quello di essere amate da chi si ama. Il mostrare il
corpo erotico anche con un abito sapientemente provocante è solo un
aspetto, perché le donne che amano sanno attrarre l’uomo con un
mix di candore ed erotismo: la seduzione è infatti un insieme di
corpo e mente teso e proteso verso il proprio uomo.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><b><span style="font-size: large;">Ci
sono donne che seducono per puro divertimento</span></b><span style="font-size: medium;"> come la Mirandolina di
Goldoni, una giovane cameriera capace di far capitolare il cavaliere
di Ripafratta dedito al celibato con estrema convinzione, ma una
volta ottenuta la vittoria lei, signora e padrona della conquista,
abbandona il campo e sposa il cameriere Fabrizio. Goldoni nella
prefazione della commedia mette in guardia gli uomini dalle illusioni
e dagli amari tranelli che le donne sanno, con somma astuzia,
architettare. Le donne sono artiste della seduzione perché dalla
notte dei tempi pensano e progettano la conquista di un lui.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><b><span style="font-size: large;">La
seduzione legata ad ottenere qualcosa in cambio</span></b><span style="font-size: medium;">, soprattutto se si
tratta di vile denaro, è un voler attrarre legato alla
mercificazione di sé e per questo sembra basarsi solo
sull’esposizione del corpo impreziosito da un abbigliamento
eccitante per il maschio, in realtà anche in questa forma di
seduzione entrano in gioco altre componenti. Per attrarre un uomo, la
donna abile seduttrice studia il suo interlocutore sessuale cercando
di scoprirne i gusti, i punti deboli e sensibili per riuscire nel suo
intento. L’emblema di una simile donna fu Cleopatra, narcisista
ed astuta, utilizzava il suo sex appeal per ottenere dagli
uomini ciò che voleva. La regina d’Egitto pare non fosse neppure
così bella come l’abbiamo conosciuta attraverso il volto di Liz
Taylor, ma sapeva sedurre conquistando, tra gli altri, Cesare e
Antonio. La differenza fondamentale con la donna innamorata sta nel
fatto che quest’ultima non programma nulla, ma agisce spinta da una
creatività spontanea nata dal sentimento provato per l’uomo:
fargli piacere e condurlo a sé è un movimento reciproco non
finalizzato e tanto meno egoistico. L’amore accompagna a ricercare
il piacere dell’altro che diventa piacere di sé in un continuo
scambio di ruoli.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><b><span style="font-size: large;">Se
l’intento del sedurre è dettato solo dal desiderio sessuale</span></b><span style="font-size: medium;">, dove
la componente sentimentale è assente, l’erotismo è concentrato
più sul corpo e la sua capacità di eccitare il partner. Una
rappresentante storica di questo profilo di seduttrice femminile fu
Messalina, imperatrice e moglie dell’imperatore Claudio. Di lei si
narra che si prostituisse in un bordello, chissà, forse, solo per
placare il suo appetito sessuale.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">La
differenza fondamentale tra chi seduce l’uomo che ama e quello che
vuole solo portare a letto è l’amore, entità magica capace di
trasformare anche la donna più morigerata in seduttrice esperta
perché quando c’è l’amore ogni gesto diventa gioco innocente e
pulito. </span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Maria Giovanna Farina</span></span></span></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-6140496604803623432019-01-23T01:21:00.001-08:002019-01-23T01:21:10.162-08:00Quando si diventa dipendenti<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3aICTvtUzHxnSLNrirjKViMcBqYOypWjClMSWagpASXNEiyahbSSg60oj2DkgVugHDaY3yA-Jxa2KCQ0iLHrY2le4tAEW5mN3bcxhYFlXPZJHzRPLpGd54dvMYT3ZoQQ2jzCJvY0ZxY8/s1600/flavio.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1144" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3aICTvtUzHxnSLNrirjKViMcBqYOypWjClMSWagpASXNEiyahbSSg60oj2DkgVugHDaY3yA-Jxa2KCQ0iLHrY2le4tAEW5mN3bcxhYFlXPZJHzRPLpGd54dvMYT3ZoQQ2jzCJvY0ZxY8/s400/flavio.JPG" width="285" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b>Disegno a matita di Flavio Lappo</b></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">L’amore
è un farmaco potente, se rompe il muro del dolore da mancanza sa
farsi terapia e liberare la persona amata dalla dipendenza
emotiva. </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">L'amore
è libertà eppure può provocare dipendenza, può diventare una
catena difficile da spezzare rovinando la relazione. Da magnifica
forza vitale si può trasformare in zavorra capace di farci
sprofondare in un mare nero portatore di angoscia. Come si esce dalla
dipendenza? Mi chiede Laura, una giovane donna che mi ha mi scritto
qualche tempo fa. Mi pone la domanda così, nuda e cruda, senza
aggiungere particolari; comprendo che si sta riferendo ad un rapporto
sentimentale caratterizzato da un legame dove un membro della coppia
anche solo apparentemente, è più forte, evoluto, capace di
proteggere l'altro che ha bisogno. Ecco la parola chiave: bisogno. La
dipendenza si instaura se c'è un bisogno affettivo sopito, nascosto,
apparentemente superato che trova terreno favorevole per venire alla
luce quando nasce un amore. Generalmente sono le donne a diventare
dipendenti da un uomo, per cultura l'uomo è forte, sa proteggere e
piano piano, a volte senza rendersene conto, porta la compagna in uno
stato di subordinazione. Nei casi peggiori la dipendenza conduce a
far perdere la propria personalità, a lasciarsi annientare da una
feroce gelosia. </span></span></span></span></span><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Maria
Giovanna Farina</span></span></span></span><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: large;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></span></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-29975758540314301402019-01-20T23:22:00.000-08:002019-01-20T23:22:50.596-08:00L'amore platonico<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2_srYk8_nl0vbG2K_wZuljyifAK1nVwxZA7G7E9I6XvpaAzW2qQE9Rkb8sjTVXF3yZmCoz19QLt3AZzXw_e_1y-WkC_yfnbPJwV79xW4wjbNxMkMpLLzEWxnxml4WHfVU3C3s1XZPq_A/s1600/LOGO_ufficiale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="801" data-original-width="528" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2_srYk8_nl0vbG2K_wZuljyifAK1nVwxZA7G7E9I6XvpaAzW2qQE9Rkb8sjTVXF3yZmCoz19QLt3AZzXw_e_1y-WkC_yfnbPJwV79xW4wjbNxMkMpLLzEWxnxml4WHfVU3C3s1XZPq_A/s400/LOGO_ufficiale.jpg" width="262" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: red; font-family: "verdana" , sans-serif;">Disegno di Daniela Lorusso</span></b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: large;">Si
parla di amore platonico per indicare una storia sublimata dove non
avviene l’incontro dei corpi: da cosa deriva questa definizione?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Il
termine platonico deriva da Platone, che considera la
realtà divisa in mondo sensibile e in mondo delle idee</span></span></span></span><em><span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><i><span style="font-weight: normal;">.</span></i></span></span></em><em><span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></span></em><span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Quello
che noi definiamo innamoramento per Platone è una “follia divina“,
ossia un contatto col mondo eterno e perfetto delle idee. Attraverso
l’amore noi abbiamo un incontro con la divina perfezione e vediamo
la sua bellezza riverberarsi sul volto e il corpo di chi amiamo, ma
col passare del tempo l’elevato pensiero platonico ha perso il
concetto per cui l’amore attinge alle idee, oggi infatti le
consideriamo solo fantasie senza contatto con la realtà.</span></span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: large;">L’amore
platonico nella versione moderna è un amore solo sognato ma mai
vissuto, è spirito, non corpo. Esso è una fantasia di grande amore
perfetto. È capitato a tutti di sperimentarlo soprattutto
nell'adolescenza e sappiamo quanto sia ricco di immaginazione.
Svariate idee nascono da un amore platonico: come sarà intrattenersi
con quella persona, come pronuncerà le parole d'amore, come
bacerà.... sono gli interrogativi più frequenti. Se poi accade
l'incontro, se si concretizza, esso, l’amore ideale, perde quasi
sempre, purtroppo, il suo fascino e spesso l'attrazione amorosa si
dissolve, svanisce: quella persona che tanto ci aveva fatto sognare
ora non ci interessa più. Accade nella società attuale con gli
amori conosciuti attraverso internet. Se poi avviene l'incontro
reale, a volte è sufficiente che l'altro ci rivolga la parola per
far cadere il sogno che tale doveva rimanere: il contatto reale ha la
capacità di dissolvere tutto in pochi istanti. L'amore platonico è
importante durante l'adolescenza perché fa galoppare
l’immaginazione, al contrario nell’età adulta può diventare una
fantasia che sostituisce l’amore vissuto concretamente. Ci sono
donne che ne restando prigioniere ed incapaci di sperimentare
relazioni amorose reali, vivono solo quelle immaginarie.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: large;">Del
resto l’incontro reale è una caduta dall’Olimpo dell’ideale, è
urtare violentemente contro un sogno che in pochi istanti svanisce
per sempre. L’amore platonico abita nell’Iperuranio, una regione
inaccessibile al corpo mortale.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<br /></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-55368635851324625092019-01-19T05:52:00.000-08:002019-01-19T05:52:50.068-08:00Perché mi innamoro sempre di persone già impegnate?<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: red; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-small;"><b>Innamorarsi
di chi non è libero potrebbe essere un alibi o forse c’è qualcosa
di meno scontato? Possiamo scoprirlo…</b></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim63rAwNwEKDNOU-mtgNKtU_eAnoXra_BongMmhKMtFn-w2M9mZXiAzakOweMAyL4YO3WMCx7TCRlIUe3kESFGXxS82WiQ80ao0xW5psmttqdPGmwgZGxa0SC7WyVrvIjQrd2jBGrIMHw/s1600/Flavio+dimmi+che+mi+ami.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1151" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim63rAwNwEKDNOU-mtgNKtU_eAnoXra_BongMmhKMtFn-w2M9mZXiAzakOweMAyL4YO3WMCx7TCRlIUe3kESFGXxS82WiQ80ao0xW5psmttqdPGmwgZGxa0SC7WyVrvIjQrd2jBGrIMHw/s400/Flavio+dimmi+che+mi+ami.jpg" width="287" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b>Dimmi che mi ami, acrilico su tela di Flavio Lappo</b></span></td></tr>
</tbody></table>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: small;">Ci
sono persone che si innamorano sempre della donna o dell'uomo di
qualcun altro. Può capitare a chiunque, ma quando diventa una
costante non è più un caso bensì una ripetizione ossessiva che fa
male a tutti. Sappiamo quanto innamorarsi di qualcuno già impegnato
sia una sventura per tutte le conseguenze che ne derivano,
dall'impossibilità di una relazione vissuta giorno per giorno alla
luce del sole fino al rischio continuo di essere scoperti dal partner
ufficiale. Ma come mai mi continuo ad innamorare di persone
impegnate? È la domanda ricorrente. La risposta: perché per te
l'amore diventa eccitante se è un “furto”. Tutti da bambini
abbiamo rubato un oggetto piccolo e insignificante: alzi la mano chi
non lo fa fatto? Mi riferisco ad un'età in cui si è consapevoli che
si sta rubando e ci si prepara all'azione. Giunti sul luogo del
“delitto”, l'adrenalina sale, si prova un'ebrezza piacevole e
allo stesso tempo timorosa, ma vinto ogni batticuore si allunga la
mano. Quell'oggetto è nostro, se nessuno ci coglie in fallo e non
viviamo la vergogna di sentirci ladri possiamo tranquillamente
riprovarci. Nella maggior parte dei casi non si diventa rapinatori
seriali e la soddisfazione di aver infranto le regole è sufficiente.
Ma se l'appropriamento indebito diventa l'unica modalità di
acquisto, ecco che ci trasformiamo in ladri e non sempre di
oggetti...a volte di persone. Insomma, certi esseri umani riescono ad
amare solo attraverso un’infatuazione competitiva. Certo è che una
volta conquistato il bottino quasi sempre l'amore svanisce e la
ricerca di una nuova preda diventa impellente. L’esito della
vicenda è questa, una ripetizione dello stesso schema. Può apparire
cinico considerare un essere umano come un oggetto da rubare, ma in
questo particolare caso non si tratta di vero amore bensì di bisogno
di avere un rivale da sbaragliare. Se questo nostro modo di amare non
ci soddisfa più, diventa necessario fermarsi a riflettere per
cercare la via d'uscita; nella nostra indagine non sottovalutiamo
però il fatto che si potrebbe trattare anche di pigrizia: una
relazione a tutti gli effetti è impegnativa, c’è la conduzione
della casa, ci sono le feste comandate a cui partecipare e quindi ci
accontentiamo di essere “l’amante”, l’altra donna, quella che
non ha obblighi. Solo dopo averlo compreso possiamo trovare una
risposta alla nostra domanda e, finalmente, provare ad innamorarci
per davvero.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: small;">Maria Giovanna Farina</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br />
</span></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-25944669730365295132019-01-18T13:16:00.000-08:002019-01-18T13:16:22.805-08:00Ti amo, una frase fatale<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-harCM9EjucB-QoilffYYVCT-HcaaWmls90RSfHRCrB2GHTHZT9LABgbTsx8GKhnuyd9WM2zE8P2LY6x_hDp2v3syImPv3qkMhDSPDrG_Q8q3ruBsoQIkBdVj2rYL7u-zVR6sLwjmvnY/s1600/a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="647" data-original-width="960" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-harCM9EjucB-QoilffYYVCT-HcaaWmls90RSfHRCrB2GHTHZT9LABgbTsx8GKhnuyd9WM2zE8P2LY6x_hDp2v3syImPv3qkMhDSPDrG_Q8q3ruBsoQIkBdVj2rYL7u-zVR6sLwjmvnY/s400/a.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="LEFT" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: large;">Raskòlnikov
sta scontando la sua pena in Siberia, Sonja è vicina a lui, lo ha
seguito fin lì e vive nella stessa città dove si trova la prigione.
Ad un certo punto c’è la confessione del suo amore per lei che lo
scrittore rielabora così:</span></span></div>
<blockquote style="border: none; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: black; font-size: large;">“<span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><i>Avrebbero
voluto parlare, ma non potevano. Avevano le lacrime agli occhi. Tutti
e due erano pallidi e magri, ma sui loro volti sbiancati dalla
malattia splendeva già la luce di un futuro diverso, di una completa
rinascita, di una vita nuova. Li aveva risuscitati l’amore: il
cuore dell’uno, ormai, racchiudeva un’inesauribile sorgente di
vita per il cuore dell’altro. Erano decisi ad attendere, a
pazientare. … egli era rinato e lo sapeva, lo sentiva con
certezza in tutto il suo essere rinnovato; e lei, lei non viveva
che della vita di lui! … Pensava a lei. Ricordò come
l’aveva sempre tormentata, come aveva straziato il suo cuore;
ricordò il suo visino pallido, smunto; ma quei ricordi non lo
facevano più soffrire: sapeva con che amore infinito, ormai,
avrebbe ripagato tutte le sue sofferenze.</i></span></span></blockquote>
<div align="LEFT" style="border: none; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">La
consapevolezza dell’amare non deve giungere necessariamente da una
condizione così estrema, quando manca addirittura il tempo di
amarsi, quando la vita potrebbe volgere al termine. La frase </span></span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">ti
amo</span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> detta
come rivelazione di verità è sempre fatale, non permette di tornare
indietro per questo va pronunciata quando siamo certi di essere
corrisposti; è però una dichiarazione da fare anche se fosse per
amarsi solo poche ore. Sono gli opposti estremi a fornire nuova
linfa: da un lato l’amore ci fa credere che durerà per sempre
mentre dall’altro temiamo la sua fine.<br />Queste righe di
Dostoevskij descrivono come il vero amore sappia creare il
cambiamento, la previsione di un futuro che sta nascendo e che ci
appare il migliore insieme alla certezza della potenza curativa
dell’amare e dell’essere riamato. A noi rimane un suggerimento
fondamentale per scorgere l’amore dell’altro, per accoglierlo
come un dono prezioso della vita al di là delle parole. Le parole
sono importanti ma non dimentichiamo mai il loro aspetto volatile e
sfuggente, sono un flatus vocis, e anche Ti amo fa parte di questa
legge universale.</span></span></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: large;">Sono
spesso le donne a lamentare questa lacuna verbale del loro partner,
ma non sarà l’obbligo, nemico mortale dell’amore, a farlo
decidere di aprire il cuore, bensì la libertà di sentirsi a proprio
agio nella ricerca dei propri moti interiori. </span></span></div>
<div align="LEFT" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: large;">Maria Giovanna Farina</span></span></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-13590762447867490182019-01-13T07:19:00.000-08:002019-05-13T23:38:44.014-07:00Dobbiamo riconquistare chi non ci ama più?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVGczBmhnNJmKsu6pi7Uo0DGFhf0SVSxgZKg8b1F_NeKCj26cbPr6Hc2P6wkbrVgmV4BrLQcpZcEHv4nOPe-QOkDzdUEKSBY5JDth8z3ClnpWiHeXTpaQZ_MqCTMlXJmgGQrTJkOnNOX0/s1600/cuore.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="839" height="342" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVGczBmhnNJmKsu6pi7Uo0DGFhf0SVSxgZKg8b1F_NeKCj26cbPr6Hc2P6wkbrVgmV4BrLQcpZcEHv4nOPe-QOkDzdUEKSBY5JDth8z3ClnpWiHeXTpaQZ_MqCTMlXJmgGQrTJkOnNOX0/s400/cuore.png" width="400" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Quando
ci innamoriamo ci si prospetta una vita nuova e può capitare che chi
abbiamo amato con tutto il nostro cuore sia uscito dal progetto a due
che era il nostro amore. Se uno di noi due non ama più l’altro non
è più possibile essere la coppia che siamo stati, il progetto si
sgretola, ma chi ama ancora non riesce ad accettare di essere rimasto
solo. L’altro non ci ama più? Potrebbe essere un momento critico
in cui la vita chiede di fare i conti, ma il più delle volte se il
nostro partner dichiara di non amarci significa che il suo mondo è
cambiato e lui o lei stia cercando un nuovo accordo con esso.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Come
è possibile riconquistare chi non ci ama più diventa una domanda
vuota di significato la cui risposta rischia di farsi pura vacuità.
Voler entrare nel nuovo mondo che l’altro sta costruendo, ma non
con noi, si presenta come un’azione impossibile: se il cambiamento
si è messo in moto c’è la prova che non ci ama più e che senso
avrebbe riconquistare un amore finito? Dovremmo essere in grado di
uccidere il progetto nascente dell’altro con il risultato di essere
addirittura odiati. Un’assurdità, un atto che ruba solo molta
energia vitale.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Se
per riconquistare vogliamo intendere riportare a casa l’uomo con
cui siamo sposate, padre dei nostri figli, perché ciò è per noi il
giusto ricongiungimento di una famiglia dilaniata dalla separazione,
allora possiamo farlo consapevoli però che non sarà l’amore di
coppia a tenerci uniti ma il dovere genitoriale. C’è sempre
l’</span></span></span></span></span><em><span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">escamotage</span></i></span></span></span></em><span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> del
sesso per catturare il nostro ex innamorato, ma anche qui sarebbe,
qualora ci riuscissimo, una pura ginnastica senza passione, senza la
fedeltà al progetto, che ci farebbe sprofondare, quasi sempre, nel
baratro di un’amara sconfitta.</span></span></span></span></span></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-42252925154303286922019-01-12T12:57:00.000-08:002019-01-29T05:09:33.166-08:00Casanova: la seduzione e l'amore<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgys3T7aWvBapQdVi4C_16SRX-dtmQi7NXqpUVOFnwJ_BJ9usx02f9c4cOoeCA6UxMwpBfVKKQz7ajgU5NqMHek67IZhwCUew4WUPOxOdNLb2FUMjhp77M8Qdsj9ua5BTagpSPYxDsmOXY/s1600/casa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="146" data-original-width="345" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgys3T7aWvBapQdVi4C_16SRX-dtmQi7NXqpUVOFnwJ_BJ9usx02f9c4cOoeCA6UxMwpBfVKKQz7ajgU5NqMHek67IZhwCUew4WUPOxOdNLb2FUMjhp77M8Qdsj9ua5BTagpSPYxDsmOXY/s640/casa.jpg" width="640" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></span></div>
<div style="border: none; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm; text-align: justify;">
<br />
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Se
nell’immaginario Casanova è un amante capace di catturare l’animo
femminile, diventa difficile non lasciarsi soggiogare dal suo stile
da esperto seduttore capace di far sentire la donna al centro
dell’universo. Purtroppo si confonde ancora la figura del seduttore
veneziano con quella del Dongiovanni che è un personaggio letterario
inventato; quest’ultimo è uno spregiudicato cacciatore di femmine
incapace di gustare il singolo incontro con una donna. Ciò che muove
Don Giovanni è il dominio, il piacere di sedurre, per poi
schiavizzare e lasciare. Ben altro è Casanova che appare come un
amante eccezionale esperto nell’arte dell’erotismo, capace di
rendersi infinitamente desiderabile e di far capitolare anche le
donne più refrattarie. Lui sa cogliere i punti sensibili di ognuna e
su quelli lavora con sagacia finché ottiene i favori di colei che
desidera.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Un
interessante studio su questo singolare uomo del settecento lo ha
fatto lo scrittore ungherese Sàndor Marài nel romanzo </span></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><span style="background: transparent;">“La
recita di Bolzano”</span></span></span></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">,
una sua versione della vicenda del noto Giacomo che si ferma, come è
accaduto storicamente dopo essere uscito dal carcere dei Piombi, a
Bolzano per alcuni giorni. Lì viene a sapere che risiede l’Unica,
Francesca, la sola che ha amato ed ora è sposata con il conte di
Parma. Finalmente sta per incontrare l’Unica: per lei il vecchio
istrione veneziano accetterà il più difficile dei ruoli. Il marito
di Francesca lo invita a sedurre e poi abbandonare la moglie perché
sa che a lui basta una notte per dimenticare e a lei per rimanere
delusa. Come scrive Màrai, nessuno meglio di Giacomo sa che “</span></span></span></span></span><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i><span style="font-weight: normal;">l’Unica
rimane tale soltanto finché è ricoperta dai veli misteriosi e dai
drappi segreti del desiderio e della nostalgia</span></i></span></span></span></em><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”.
Cosi avviene l’incontro ma la previsione non si realizza, è
Casanova lo sconfitto che come per una maledizione mai più si
innamorerà.</span></span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Nella
realtà quotidiana la donna, quando incontra Casanova, vive
un’esperienza intensa ed appagante perché lui la amerà
intensamente anche per pochi giorni. Casanova è un libertino “per
sempre”, non troverà mai l’unica capace di farlo capitolare, ma
la contrario di Dongiovanni non è dominato dal meccanismo che
conduce alla conquista, alla vittoria, al dominio e poi ad un’altra
conquista e ad un'altra ancora. Quando Casanova ama, ama davvero.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Maria
Giovanna Farina</span></span></span></div>
<br /></div>
</div>
maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-61484760516883327932019-01-12T07:45:00.001-08:002019-01-12T07:45:20.182-08:00ANGOLI 10/1/2019: NON SONO UN OGGETTO! ANIMALI DA COMPAGNIA IN PRIMO PIANO<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/yWgJ1esqxPE" width="480"></iframe>maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-26181531532279114472019-01-10T05:46:00.000-08:002019-01-10T05:48:57.949-08:00Restare amici dopo il divorzio<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyaZMcy1ugc5FGljGVDQKsXCdOECCDXW4MllvZ9Khq_AIu432rOIT3eg55EEMjQXj8CvYZySV5C5K_Vx9is8T0-uVvTs8jXZGVZ8Czo6FGBru2OIkA6kzaAEzgorTui38osR-SS_dnQnE/s1600/divorce-3311829_960_720.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="637" data-original-width="960" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyaZMcy1ugc5FGljGVDQKsXCdOECCDXW4MllvZ9Khq_AIu432rOIT3eg55EEMjQXj8CvYZySV5C5K_Vx9is8T0-uVvTs8jXZGVZ8Czo6FGBru2OIkA6kzaAEzgorTui38osR-SS_dnQnE/s400/divorce-3311829_960_720.png" width="400" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il
fondatore di <b>Amazon </b>e la moglie divorziano, le borse ondeggiano, a
noi potrebbe non importare nulla. Ciò che mi ha colpita è la
dichiarazione “continueremo la nostra vita da amici” forse
pronunciata dalla coppia per tenere tranquilla la finanza. Il
cospicuo patrimonio in comunione, lui vale 137 miliardi di dollari,
potrebbe essere diviso con la ex consorte a danno della società, ci
sarebbe una diminuzione della liquidità perché la metà dei dollari
andrebbero alla moglie e lui smetterebbe di essere il più ricco al
mondo. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Davvero
due che divorziano possono restare amici?</b> Giusto mantenere rapporti
equilibrati soprattutto per la presenza di figli, ma addirittura
amici è forse troppo? Chi sono gli amici se non due persone che
condividono interessi, esperienze, donandosi all'altro senza volere
qualcosa in cambio?</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>L'amicizia
nasce su un progetto comune</b>, forte nell'infanzia-adolescenza quando
il progetto è la crescita, solida anche da adulti dove i progetti si
possono individuare nella quotidianità e diventare condivisioni ad
esempio di battaglie politico-sociali, ma anche semplicemente
viaggiare o praticare uno sport. Una peculiarità dell'essere umano è
il bisogno di essere amato e l'amico ti dà quell'amore fraterno
senza implicazioni sessuali e senza il rischio di sofferenze legate
al tradimento. Un amico ti può tradire in altri modi, magari
rivelando qualcosa della tua vita che doveva rimanere segreta e
allora non si è mai sicuri della fedeltà e quando c'è di mezzo
l'amore il rischio della sofferenza è sempre dietro l'angolo. </span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><b>Cicerone
</b><span style="font-weight: normal;">diceva “</span></span><i><span style="font-weight: normal;">L'amicizia
è superiore a tutte le cose perché dona speranza e non fa piegare
l'uomo dinnanzi al destino. Guardare un amico è come rimirare se
stessi</span></i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”.
Nel caso dei divorziati diventa difficile il rispecchiamento che
ricondurrebbe inevitabilmente al ruolo di ex coniugi, rivedersi
nell'altro rinnovati nel nuovo ruolo non è così facile. Va bene, lo
si farebbe per i figli, ma non dimentichiamo che farlo per loro vuol
dire impegnarsi a volersi bene davvero: le finzioni sentimentali
uccidono la crescita e l'educazione sentimentale ne soffrirebbe
irrimediabilmente.</span></span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Maria
Giovanna Farina</span></span></span></span></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> - Riproduzione riservata©</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-52728573986611470122019-01-08T12:59:00.000-08:002019-01-08T12:59:36.539-08:00Si può smettere di amare un figlio?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyZdzqFfOOlEDjJg_23VfUNtt2k-ZANjc17KJkSJM0Lel7_5MgQ_8O6sBSkBazWyMxAqaWj5kbgheA-W1Osg2b5CR0uVs0aa_fI7NH0D7hnrensXrJxxaoF-ZztASJQlCzBOtyTtpQ_Jg/s1600/padre.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="960" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyZdzqFfOOlEDjJg_23VfUNtt2k-ZANjc17KJkSJM0Lel7_5MgQ_8O6sBSkBazWyMxAqaWj5kbgheA-W1Osg2b5CR0uVs0aa_fI7NH0D7hnrensXrJxxaoF-ZztASJQlCzBOtyTtpQ_Jg/s640/padre.jpg" width="640" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Il 7 gennaio leggo sul
Corriere della sera una notizia molto particolare.</b> Un uomo
d'affari inglese di 55 anni scopre dopo vent'anni di non essere il
vero padre dei suoi tre figli: i medici hanno scoperto che è
sterile. L'uomo reagisce chiedendo la restituzione di 4 milioni dati
alla ex moglie per il divorzio mentre i rapporti con i figli si
deteriorano. Lui si sente derubato di un pezzo importante della sua
vita.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Possiamo immaginare lo
choc, essere traditi dalla consorte e in più scoprire di non essere
padre</b>. Uscendo dal caso singolo, è interessante interrogarsi
sull'essere genitore. Chi lo è, il padre biologico o quello che ha
cresciuto il bambino condividendo con la madre gioie e dolori della
crescita? Una domanda che ci si pone da sempre alla quale però
ognuno ha fornito le proprie risposte, a seconda del punto di vista
personale. L'argomento si intreccia con l'adozione. Tanti genitori
adottivi dichiarano di provare lo stesso amore, la stessa dedizione
avvertita per i figli biologici ed affermano che essere genitori è
una condizione umana unica e non negoziabile.
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Essere madre significa
dare senza chiedere nulla in cambio,</b> vuol dire amare senza
condizioni i propri figli. Essere padre è la stessa cosa? Se
adottiamo un figlio dovrebbe essere la stessa cosa, il padre non
partorisce mai e quindi dovrebbe vivere l'amore per il figlio al di
là della biologia. Per una madre adottiva la questione è diversa,
il bambino che arriva a casa non è cresciuto nel suo grembo, non lo
ha partorito, ma l'istinto materno femminile la conduce presto a
affezionarsi al figlio adottivo. Ma allora come la mettiamo con i
detti popolari che ci suggeriscono che <i><b>il sangue non è acqua </b></i>e
quindi che la “voce dei geni” è capace di sussurraci l'amore per
i figli. Già, però ci sono genitori biologici incapaci di amare i
propri figli... e allora ritorniamo al punto di partenza senza aver
trovato una risposta universale al nostro quesito iniziale.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ognuno
può riflettere attorno a questo dilemma, nel frattempo credo di
poter concludere affermando che l'amore è una forza potente capace
di sfidare ogni avversità e al di là della genetica, della biologia
e della convenzione, se ami un figlio e dopo anni scopri che non è
frutto del tuo seme non puoi smettere di amarlo. Per tornare al caso
dell'uomo d'affari inglese, non si può cancellare un sentimento per
un piccolo particolare, a meno che il figlio si considera soltanto un
mezzo per mostrare la propria fiera virilità.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Maria
Giovanna Farina</span></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6639547049243882999.post-12702255284094741502019-01-06T22:51:00.000-08:002019-01-06T22:51:38.998-08:00Differenza tra amicizia e amore<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ1qJR0sR0O-2df78jAf0mNpejptGV8KvrDfUPV_rH195ZPSYREODk_08jMG9_lBlUAKjcFR5JI4M6mI6y6ERnvTEvAiVyuMCwvXpeWe24o80uyqojWT96JsC3JB-KzDjcqZzOCaIgr-I/s1600/cani.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="564" data-original-width="960" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ1qJR0sR0O-2df78jAf0mNpejptGV8KvrDfUPV_rH195ZPSYREODk_08jMG9_lBlUAKjcFR5JI4M6mI6y6ERnvTEvAiVyuMCwvXpeWe24o80uyqojWT96JsC3JB-KzDjcqZzOCaIgr-I/s400/cani.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Nel
romanzo </span></span></span></span></span><em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">Narciso
e Boccadoro</span></i></span></span></span></em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> Hermann
Hesse racconta il bisogno di sentirsi dichiarare l'amore. In questo
contesto ciò è relativo all’affetto amicale, i due interpreti
sono amici e così Bocccadoro racconta il senso del loro rapporto:”
Noi</span></span></span></span></span><em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></span></span></em><em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">due,
caro amico, siamo il sole e la luna, siamo il mare e la terra. La
nostra meta non è di trasformarci l’uno nell’altro ma di
conoscer l’un l’altro e di imparare a vedere e a rispettare
nell’altro ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro
complemento”.</span></i></span></span></span></em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> Ed
è attraverso la conoscenza di sé che l'amicizia può consolidarsi
fino alla libertà di esprimerne il proprio sentimento: “</span></span></span></span></span><em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">Narciso si
chinò lentamente verso di lui e fece quello che in tanti anni della
loro amicizia non aveva mai fatto, sfiorò con le
sue labbra i capelli e la fronte di Boccadoro. Questi si
accorse di ciò che accadeva, prima con stupore, poi con
commozione. - Boccadoro, perdonami di non averlo saputo dire prima</span></i></span></span></span></em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></span></span><em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">-
gli sussurrò all'orecchio”.</span></i></span></span></span></em></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; padding: 0cm; widows: 2;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Sentire
e dichiarare l’amore è un bisogno di sicurezza che nasce dal
desiderio di esclusività; il grande </span></span></span></span></span><em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">amore</span></i></span></span></span></em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> non
è lineare ma è fatto di incontri, </span></span></span></span></span><em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">ha</span></i></span></span></span></em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> una
struttura </span></span></span></span></span><em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">ondulatoria
e questa instabilità rende naturale il volere essere rassicurati
dall’altro sul suo amore per noi</span></i></span></span></span></em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">.
L’amicizia invece, seppur richieda affetto, sincerità e dedizione,
non pretende l’esclusività: se nell’amicizia dichiarare l’amore
è auspicabile e bello, nel grande amore è un passaggio fondamentale
e ineludibile. Il rapporto amicale narrato da Hesse può apparire
vicino alla relazione omosessuale: i due amici sono dello stesso
sesso e ciò che vivono è un rapporto affettivo intenso che culmina
con un contatto fisico. Nell’adolescenza è naturale esplorare
questa linea di confine dove l’eterosessualità incontra e conosce
l’omosessualità, non bisogna aver nessun timore, se prevale la
componente etero l’esperienza rimane solo un arricchimento di sé
utile per vivere con maggiore consapevolezza il proprio orientamento.
Tutto cambia se è l’omosessualità a prevalere, in questo caso
diventerà rivelare a se stessi la propria vera natura.</span></span></span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />maria giovanna farinahttp://www.blogger.com/profile/04643079035320274333noreply@blogger.com0