martedì 16 agosto 2016

Lettera d'amore: è solo sesso o anche amore?

38 Terzo Piano


Caro,
oggi sono tornata al nostro albergo con uno sconosciuto. Un uomo adocchiato a un apericena perché somiglia a te, stessi ricci sulla fronte, stessi occhi da felino, stesse mani grandi e agili da pianista. La mia pelle si è accaldata, non succedeva  da mesi, ha aperto il varco al sangue e a ogni organo, pulsavano  tempie, cuore, pancia e tutto l'altro, schizzavano desideri abbandonati e imploravano la replica. 
Ho trovato la stessa stanza, trentotto terzo piano, lo stesso copriletto verdino  su cui impazienti scordavamo le lenzuola, lo stesso tappeto liso su cui dopo ballavamo nudi, lo stesso scorcio di case grigie dalla finestra, che ci sembravano un'oasi di beatitudine.
Ho dato il via ai nostri  preliminari, far scivolare la gonna e sbottonare la camicetta, aspettando che lui si avvicinasse a sciogliermi i capelli e ad allentare le auto reggenti insinuandoci le dita, mentre i nostri respiri si gonfiavano, annullando le parole.
Mi sbagliavo, non eri tu, non eravamo noi e il nostro rincontrarci. I gesti erano audaci, forti e abili, da femmina e maschio di buona d'esperienza, ma ci dissolvevano in altro, tu un miraggio, io e lui robot in azione per meccanismo. 
In strada ci siamo a stento salutati. 
Ed ora io, in questa  notte che sembra eterna, sono corpo, anima, desiderio e nostalgia. Ora so.
Non era solo sesso il nostro amore clandestino, ci ha fatto comodo crederlo, a me soprattutto che non volevo essere l'altra per la vita. So e te lo devo dire, semmai credessi che il mio stare con te e poi andarmene sia stato un capriccio. Almeno questa notte voglio essere sincera.
Domani sarò come sempre. Fino a quando uno sguardo, un gesto, un'eco mi riporteranno a te, impedendo di mentirmi. 

Maria Antonietta Macciocu, autrice di libri di poesia e di romanzi


sabato 6 agosto 2016

Lettera d'amore: una storia finita

Pubblico questa lettera perché tutto si è risolto bene



Mio adorato Poldo, dopo una settimana che te ne sei andato lasciandomi solo come un cane senza neppure darmi una benché minima spiegazione, sono ancora senza nessuna notizia di te. Non hai risposto a nessuno dei miei messaggi, decine te ne ho mandati! Non so neppure dove ti sei cacciato, spero che non ti sia fatto ospitare da quella checca isterica di Gino che non aspettava altro. Mi manchi tanto e se almeno non mi chiami o rispondi al telefono che c’è sempre la segreteria telefonica non so più cosa farò. Penso che potrei fare una pazzia. Perché te ne sei andato, cosa ti ho fatto, è forse perché mi hai visto insieme a Giulio? Ti giuro che non ci ho fatto niente. Non fare così, lo sai che siamo fatti l’uno per l’altro. Rispondimi, ti prego, non è giusto che tu mi faccia soffrire in questo modo, non me lo merito. Porto sempre con me il ninnolo che mi hai regalato per il mio compleanno.

Ti amo da morire !!!!!

Tuo Yoyo

p.s.

Questo è l’ultimo sms che ti mando, se non rispondi  butto nella spazzatura tutte le tue cose e cambio la serratura. Ti ho avvisato!