lunedì 27 luglio 2015

Lettere d’amore

Un brano della lunga lettera che Marco scrive per Leda e che lei scopre per caso…tratta da Dimmi che mi ami, Silele


...Tu, mia cara e dolce Leda, mia piccola Dada, nonostante non fossi il mio tipo, almeno questo era ciò che all’inizio pensavo, avevi sviluppato in me la capacità di andare oltre, di vedere dentro di te, di scrutare e di rimanere estasiato da quanto c’era sotto le sembianze di una ragazza un po’ strampalata, dall’aria casereccia: la bellezza di una grande nobiltà d’animo. Eri riuscita a conquistarmi, scintilla erotica a parte, con sguardi intensi e ricchi di poesia e come un abile pescatore mi avevi catturato con la tua paziente rete a maglie via via sempre più fitte. In fin dei conti non mi dispiacque affatto l’essere finito nella tua ragnatela anche se ancora non me la sentivo di pronunciare il fatidico “ti amo”, c’erano troppi interrogativi senza risposta e dirtelo era per me più significativo e soprattutto più impegnativo dell’averti portata a letto. Averti? Siamo seri, apparentemente sì ti ho portato io, ma me lo hai fatto credere per non ferire il mio orgoglio di maschio: in realtà siete sempre voi, le donne, ad essere le artefici di nascita e morte di ogni sogno d’amore. Averti incontrata, conosciuta e amata mi ha insegnato, nel caso non lo avessi ancora sufficientemente imparato, a non dare più nulla per certo. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno mi sarei innamorato di una  piccola e paffutella casereccia? Credo nessuno di quanti mi conoscono, io compreso che forse ora, grazie anche a te, mi conosco un po’ di più.

Maria Giovanna Farina

© Riproduzione riservata



martedì 21 luglio 2015

Le parole dell'amore


Ti amo di Umberto Tozzi




Quando negli anni '70 uscì Ti amo, quel brano che divenne un grande successo per Umberto Tozzi, molti hanno iniziato a chiedersi il significato di certe parole contenute nella canzone. Tipo “dammi il tuo vino leggero che hai fatto quando non c'ero” chissà che vino era? Oppure il poco romantico “guerriero di carta igienica”. Chissà che voleva dire l'autore del brano? Il testo sembra riferirsi ad un tradimento e ad un lui che torna pentito dalla moglie. Credo che in tema d'amore di coppia il lessico sia troppo personale e chi ha composto la canzone senz'altro si è lasciato prendere la mano dalle proprie associazioni ed esperienze. Una cosa è certa, al di là del significato vero o presunto, quando ad un certo punto la canzone dice “Ti odio e ti amo”, lì ci riconosciamo tutti. Ci sono momenti che la persona che amiamo diventa detestabile e l'amore riesce ad essere odio per poi ritornare ancora amore. È una splendida onda che sale e che scende, per questo ci fa mancare il respiro!

Maria Giovanna Farina

© Riproduzione riservata


venerdì 10 luglio 2015

Amore ai tempi di Facebook

Come potevo non parlarne?


Immagini tratte dal web

L'amore ha i suoi luoghi e le sue epoche, in ogni secolo si sono vissute esperienze sentimentali e, a seconda delle usanze, anche l'amore è rimasto influenzato. O sono le usanze che hanno influenzato l'amore? Alle volte penso che l'amore si sia preso una bella influenza grave e sia un po' “terminale”, in altri momenti sono ottimista: questo blog è molto visitato perché l'amore desta interesse, infatti, checché se ne dica, non possiamo vivere senza.
Il tempo di Facebook, inteso come epoca, credo stia un po' tramontando ma non i suoi tempi veloci e distratti. L'amore invece ha bisogno di essere coltivato e, anche se innamorarsi può avvenire in un lampo, far crescere e nutrire l'amore richiede dedizione e pazienza. L'amore ci vuole tutti interi, ci assorbe, pretende vero interesse, vuole che amiamo, vuole i nostri corpi. Ecco perché l'amore non può essere virtuale, Eros è un essere straordinario e non riesce a vivere se non possiede anima e corpo. Non può sopravvivere con la fretta e senza farsi contemplare, mal sopporta i discorsi frammentari, detesta le chat, pretende il corteggiamento con i fiori e le parole sussurrate all'orecchio, le corse a perdifiato sulla spiaggia, il profumo della pelle...
Insomma, Amore con Facebook non ci azzecca!

Maria Giovanna Farina

© Riproduzione riservata


domenica 5 luglio 2015

3 luglio 2015 - Abbi cura dell'amore

3 luglio 2015 - Abbi cura dell'amore, contro la violenza usiamo i sentimenti
 e presentazione Dimmi che mi ami



Nella suggestiva cornice dell'ex Mulino Susta a Soprana (BI) con il patrocinio del Comune e la collaborazione Rete museale del Biellese

Maria Giovanna Farina ha condotto la serata presentata e condivisa con il sindaco Michele Role Mucet e il consigliere Marianna Beccato.

Ecco le immagini, clicca la prima per aprire la gallery













I pensieri scritti dai partecipanti:


Nell'amore non conta solo il cuore ma anche il cervello inteso come intelligenza, educazione, osservazione

Il “non amore” non conosce la geografia

Amare è una fusione di corpi, di anime e di spiriti in un volo liberatorio

Ci si innamora di chi si riconosce nella bellezza e nell'ombra della nostra anima

L'amore deve essere coltivato giorno per giorno senza mai dare nulla di scontato

Voglio bene alla mia donna

Parlando dell'amore ho provato il desiderio di scoprirlo

Non si può avere tutto solo da una persona; amore qualunque no, ma neanche ideale

Una grande sfida, innamorarsi giorno dopo giorno come la prima volta

La parola amore viene troppo spesso usata impropriamente

L'amore non è solo il sentimento che unisce due persone ma ance rispetto reciproco e fiducia da parte di entrambi