Amore e denaro
Siamo
su un altro pianeta che non si chiama amore, ma interesse. Con la crisi
economica aumentano i cacciatori di dote, o per meglio dire di quattrini da
sottrarre ad illuse signore. Mi sono arrivate più d’una lettera con questo
triste contenuto: uomini che cercano non un amore, ma il denaro da spendere.
Certamente questo accade anche nell'altro sesso: ci sono anche donne
cacciatrici di dote, non è una novità. Ma non è questo il caso che mi è stato
segnalato in più occasioni. Quanto è facile cadere in certe reti, quanto è
facile credere all'apparenza quando si è fragili e alla ricerca di un
equilibrio interiore, di una gratificazione sentimentale magari dopo una brutta
delusione. Si diventa facili prede non solo di Don Giovanni, ma di volgari
predatori capaci di raccontare un bella favola. La favola dell’amore che lui
stava cercando e finalmente ha trovato, ma è una menzogna difficile da affrontare
quando ci si accorge della trappola dove si è caduti. Una volta cascate in un
simile tranello si finge che non sia vero e si trovano scuse per giustificare
il comportamento spregiudicato di lui. Si può immaginare con facilità quanto
sia pesante accettare di essere oggetto di interesse solo economico, quindi è meglio
negare l’evidenza. Come sappiamo, anche in altri casi della vita, negare la
verità conduce in un baratro sempre più profondo, allo stesso tempo come si fa
a trovare la forza di reagire ad una situazione così contraria alla buona considerazione di sé? Per prima cosa
ricordiamo una semplice regola: meglio soli che male accompagnati. Odo già la
risposta: ma se mi sento sola, è logico che cerco compagni. Invece, non è
logico, non è sano, non è ciò di cui si ha bisogno. La prima regola della buona
vita è imparare a stare bene da soli: quando si sta bene con se stessi non si
accetta un uomo qualunque, non si chiudono gli occhi di fronte a certi
comportamenti ambigui di lui, non si crede più alle favole. È fondamentale
raggiungere un buon equilibrio, solo così si è pronti ad incontrare una persona
degna della nostra fiducia. Non ci sono altri suggerimenti utili se non
promuovere l’indipendenza fin dalla più tenera età e poi lavorare per farla
crescere.
Maria Giovanna Farina www.mariagiovannafarina.it
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La chiusa è fondamentale. La valorizzazione del sè e della propria autonomia sin da piccoli, purtroppo è metodo ancora poco presente e troppo sottovalutato dai sistemi di istruzione scolastiche e familiari. Ci sono donne purtroppo (come a volte uomini) che pur di non rimanere da soli fingono amore con l'unico scopo la propria sopravvivenza economica e il proprio egoismo, e altre/i che, rimanendo intrappolati da "usura" altrui, fingono di non vedere nell'illusione di essere amati per se stessi. La consapevolezza della realtà è dura da accettare, ma ci si libera da gioghi pregni di falsità e si cresce come persone indipendenti (gradualmente) proprio superando la sofferenza. Silvia Calzolari
RispondiEliminaArticolo molto interessante, purtroppo rendersi conto che ad essere amato è ciò che possediamo materialmente o anche perché siamo generosi e in grado di offrire agli altri tutto ciò che abbiamo è sicuramente molto triste e amaro!
RispondiEliminaMaria Torresani
Ventenne sono stata fregata da un uomo, col quale lavoravo nel periodo estivo. Lo aiutavo la sera in un paese di mare, nel quale villeggiavo ,a vendere oggetti d'arte all'asta, mi occupavo anche di gestire le relazioni con i clienti. Innamorata pazza, sognavo, non pensavo alla fregatura che mi aspettava. Questa storia è stata determinante, perché dopo mi ponevo con gli uomini in modo distaccato. C'est la vie!!!! Ma non tutti gli uomini sono così!!!! il 99%!!! Scherzo.
RispondiEliminaAngela Sortino
Grazie Angela per il coraggio della tua testimonianza. Utile esperienza da mostrare a tutti per tutelarsi un po' di più
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