martedì 21 ottobre 2014

I lucchetti e l’amore


Amore e serrature


Immagine da si24.it



I ponti presi d’assalto dai lucchetti dell’amore: un’usanza che all’inizio mi ha fatto sorridere pensando all’amore adolescenziale. Poi con il tempo mi sono interrogata, la filosofia mi “impone” di farlo. Ma che amore sarà quello che ci ordina di amarci per sempre con l’obbligo di farlo! Ora l’abitudine è arrivata fino a Bagdad…che meraviglia! Chi mette il lucchetto butta via la chiave, quindi simbolicamente non lascia possibilità a se stesso e neppure all’altro di ripensare la relazione. Questa azione rema contro la libertà e favorisce il prosperare della mentalità stereotipata del “Sei mia/mio per sempre anche se non lo vuoi più”.

Non mi dilungo con questa riflessione, il mio desiderio è solo lanciare lo spunto e concludere con un suggerimento: se proprio volete mettere un lucchetto al vostro amore ricordate che non sarà una serratura a conservarlo e, se proprio volete sto benedetto lucchetto, non commettete la follia di buttare la chiave….!

Maria Giovanna Farina www.mariagiovannafarina.it

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4 commenti:

  1. l'idea effimera di avere per sempre la persona amata al proprio fianco, ci dà l'illusione di onnipotenza nei confronti dell'altro,come se veramente l'altra metà del cielo, vivi solo dello splendore della propria luce ... bello e inutile al contempo pensarlo ... mai sarà così... e il lucchetto è solo una figura che ha rafforzato questa idea del tutto illusoria....ma noi daltronde non viviamo di illusioni sempre?!!!
    r.c

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  2. "Come è meraviglioso nelle vostre relazioni andare oltre il volere e l'aver paura. L'amore non vuole nulla né ha paura di nulla." (Eckhart Tolle)

    "Preferisco concedermi il beneficio del dubbio
    che marchettare al ribasso
    avverbi di tempo come "sempre" e "mai". (G. Grasso)

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  3. Il metallo del lucchetto, fissato e senza possibilità di movimento e ritorno. è l'antitesi dell'amore, mobile, alato, continuamente in divenire. E' un'immagine espressiva e francamente inquietante delle distorsioni, dei feticci, delle illusioni totalizzanti, in cui questo mondo si dibatte. A partire naturalmente delle personalità più fragili, vulnerabili all'omologazione consumistica e ai falsi idoli, che ti consentono, fuggendola, di evitare di fare i conti con una realtà sempre più dura e dolorosa. Ma il crollo degli idoli, poi fa molto male, lasciando il soggetto in un mare di solitudine. Mettere un lucchetto all'amore e come imbrigliare la seta con puntine metalliche. Prima o poi si strappa. O in qualche caso si fa materia ossifica, perde la sua morbidezza, la sua bellezza. Non è più seta. Come l'amore con il lucchetto non è più amore. Angelo Guarnieri.

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  4. bagdad è certamente il luogo giusto per questa idea di lucchetto : harem e cintura di castità

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