Non smettiamo di cercare Amore...
Rispondo a Roberta e a chi mi ha fatto questa domanda più volte: "Perché nessuno mi ama?" Il discorso è lungo e richiederebbe una conoscenza approfondita del singolo caso, ecco quindi una riflessione che può essere il punto di partenza per una ricerca individuale. Ognuno può partire dalla propria esperienza.
“Amor
che a nullo amato amar perdona” così parla Francesca da Rimini
nel celebre discorso del V canto dell’Inferno di Dante. “L’amore
fa sì che chi è amato a sua volta riami”, ma c’è sempre
reciprocità in campo amoroso? Pensiamo a quanto tempo hanno perduto
uomini e donne nell’attesa speranzosa che la persona oggetto del
loro amore ricambiasse lo stesso sentimento. Certe attese consumano
l’anima (e il corpo). L’amore non ha quindi in sé capacità
curativa, siamo solo noi a poter incanalare questa forza vitale e
scegliere di non sprecarla in situazioni che non la meritano.
Pensiamo a tutti quei legami che stanno in piedi grazie al sacrificio
di uno solo dei partner. L’amore è una potente forza vitale, lo
aveva compreso già Platone (428-348 a.C.), ma quando lo si lascia
operare attraverso la pura illusione può diventare una forza
distruttiva fino ai casi estremi in cui diventa forza omicida. Non
dobbiamo sprecare la sacralità dell’amore altrimenti tutti i lati
eccezionali della passione amorosa, come ad esempio l’esplodere
della creatività, si annullano tristemente. Può sembrare banale ma
non smettiamo di cercare: troveremo sicuramente qualcuno che ci ama.
Condivido la riflessione di Maria Giovanna. Ma partirei dalla considerazione, un po' tardo-freudiana, ma al contempo immersa nel sacralità della vita, che l'eros è il motore dell'esistenza. E che quindi c'è sempre amore per chiunque, qualsiasi circostanza avversa ci sembri di attraversare. Quando proprio sembra che le tenebre dell'assenza dell'amore siano insuperabili, la messa in moto di rivoli di ricerca può essere già amore. Fino alla constatazione che comunque in una dimensione metafisica o sognante, anche illusoria, come anticipazione di ciò che può essere, "Lassù qualcuno ci ama" sempre. E senza, necessariamente, connotazioni religiose legate alla fede. Angelo Guarnieri
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