Invito ad un impegno
Sospesi nel nulla, Flavio Lappo, disegno a matita, 2015 |
Ci sono
persone che lasciandoti ti invitano ad un impegno costante e duraturo dicendo:
- Non dimenticarmi -
E noi: - Vorrei
prendere in autonomia questa importante decisione –
Non è solo la
nostra semplice affermazione ma una presa di posizione, vale a dire la risposta
che dovremmo dare al nostro “programmatore di futuro”. D'accordo che è
gratificante sapere che qualcuno ti pensa, ma se vuoi che non ti dimentichi
stai qui così non dovrò fare tanta inutile fatica. Ci sono persone che
lasciandoti, magari in quel momento devono fare altro, come un viaggio di
lavoro, non sanno bene quando torneranno, ma vogliono tenerti alla catena per
mantenere il controllo su di te. Non si sognano nemmeno per un istante di
proporti di andare anche tu dove stanno andando perché sono così altruisti da
non volerti stravolgere la vita... Purtroppo spesso non facciamo caso al vero
significato delle parole e cadiamo in gabbie romantiche dove l'altro ha la
chiave e noi siamo la serratura, l'altro in questi casi non è detto che sia
quasi sempre un uomo: anche la donna sa bene darsi da fare. Se pensassimo
attentamente ad una simile proposta per il nostro futuro, comprenderemmo come
sia identica a quella fatta a Penelope che attese pazientemente Ulisse. Un Ulisse,
il nostro, che non sappiamo se poi ritornerà alla sua capanna vincitore. Per
non cadere in queste trappole è bene organizzare il nostro futuro lontano dal
tempo di una costante e imprevedibile attesa. E se è vero che l'amore contempla
l'attesa come momento che precede l'unione, è anche reale fuggire se attendere diventa
una modalità esclusiva della relazione.
Maria Giovanna Farina
©Riproduzione riservata
Saggio e "ottimista"! Concordo pienamente.
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