Oltre la vita, quando un amico a 4 zampe ti lascia per sempre, Acrilico su tela, Flavio Lappo, 2012 |
Ogni giorno guardo negli occhi la mia cagnolina e
con la pena nel cuore penso come sia possibile avere il coraggio di aprire una
portiera e lasciare per sempre al suo destino un animale che fino ad un secondo
prima è stato in famiglia. Davvero non mi capacito anche se con tutta la forza
di concentrazione che mi appartiene ho cercato di capire. Proprio non ci
riesco! Vorrei scrivere molti più appelli contro l’abbandono ma mi trattengo
anche perché sono stufa di udire sempre le solite contestazioni tipo:” Con
tutti i bambini abbandonati, sfruttati, seviziati, stai a pensare ai cani e ai
gatti”. Prima di tutto non è scontato che io non mi occupi di altro, soltanto
non mi piace mettere in piazza le buone azioni e poi il fatto che tanti bambini
versino in cattive e talvolta pessime condizioni non elimina la violenza sugli
animali. Questo discorso non vorrei farlo più, invece mi piacerebbe che tutti
uniti si potesse combattere contro ogni forma di discriminazione e violenza
senza distinguere tra uomini e animali. Tempo fa dissi pubblicamente che si
potrebbe smettere di regalare il cucciolo a Natale per far comprendere che il
cane non è un oggetto da donare, ma un essere vivente che non andrebbe
mercificato. Tanto per incominciare non sarebbe male, che ne dite? Eppure mi
hanno detto con un tono canzonatorio che parlavo per paradossi. Ho incassato
l’accusa e continuo a lottare per la parità. L’abbandono è rinnegare l’amore,
un sacrilegio!
Maria Giovanna Farina ©Riproduzione riservata
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