Immagine: particolare opera di Paola Giordano, Sun Flower, 70x50, tecnica mista su carta |
La
cronaca ci informa, quando parla del femminicidio, che si tratta di
un delitto passionale: una definizione che ci appare poco
convincente, soprattutto sembra non rendere giustizia alla vittima.
Che cos'è la passione? Cosa significa il termine passione se lo
leghiamo all'amore? E in che relazione sta con la gelosia? Il termine
passione deriva dal latino passus, participio passato di pati che
vuol dire patire, soffrire. Il termine passione contrapponendosi ad
azione è un verbo che rimanda a qualcosa che si subisce, quindi il
delitto passionale nasce dalla sofferenza e dal desiderio di
allontanarla da sé togliendo la vita a chi la provoca.
Il
vero amore è però rivelazione, ammirazione e fusione con qualcosa
che ci trascende e che ci dona una nuova visione del mondo. Solo
l'amore totale, il grande amore erotico, ci sa condurre all'assoluto,
consegnandoci il terrore della perdita e allo stesso tempo una
felicità totale e unica, direi quasi divina.
Un
simile amore è passionale perché scatena il sublime e là dove c'è
l'assoluto vive anche l'incontro con il dolore, il dolore che è
terrore di perdere la felicità, ma nonostante ciò chi ama veramente
non può mai giungere ad uccidere perché, quel amore totale ed
assoluto che muove solo passioni vitali, non ha nulla a che fare con
l'uccisione della donna: chi uccide lo fa perché vede vacillare il
potere su di lei. Lo fa perché è geloso, si dice, sì, è vero, è
vittima di una forma di gelosia che è espressione di quel potere che
viene meno. Lei vuole essere libera, l'amore è libertà, lui nega la
possibilità che la sua donna sia libera di lasciarlo perché è
geloso di quell'indipendenza che lei sta riconquistando e non perché
la ama. E se è vero per certi versi che in questa situazione il
termine passione è pertinente anche se nella sua accezione negativa,
dobbiamo, per giustizia verso le vittime e per ovviare ad ogni
possibile confusione, riformulare con “Delitto del potere perduto”. (Concetto ripreso in Ho messo le ali, ed. Rupe Mutevole)
Maria Giovanna Farina ©Riproduzione riservata
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