La
diversità si gestisce con la ragione
L'amore,
questa parola grande e semplice, meravigliosa e angosciante ci tiene
in vita. Accade fin dalle origini: veniamo al mondo, se tutto fila
per il verso giusto, con e per un atto d'amore. Ma il nostro modo di
affrontare la vita, e quindi anche l'amore, può trasformare una cosa
bella in un calvario se non ci fermiamo un po' a riflettere sulle
nostre scelte. Gli amori diversi sono tanti, pensiamo ai matrimoni
misti e allo slancio amoroso che unisce due perone anche se di
cultura, religione e costumi differenti; allo stesso tempo non
possiamo sottovalutare le difficoltà che tali unioni incontrano sul
loro percorso di integrazione sociale. Difficoltà che si spingono
anche dentro la coppia stessa, il “due cuori e una capanna” è
uno stato mentale che si dissolve dopo i primi tempi, mentre le
discriminazioni esterne intaccano la felicità dei due innamorati:
solo un amore solido insieme alla forza di lottare mantengono unita
la coppia. Ci sono però casi in cui l'amore è assolutamente
impossibile da vivere appieno, quando non c'è alcuna strada per un
vero rapporto di coppia: è il caso in cui uno dei due ha un
orientamento sessuale diverso dall'altro. Non serve disperarsi,
accanirsi o ancor peggio fare finta di nulla; non ci sono istruzioni
per aggirare l'ostacolo. Per vivere meglio una simile esperienza c'è
solo l'acquisizione di una consapevole e razionale presa di
coscienza: non si possono cambiare le persone. Se a qualcuno di voi
capitasse di scoprire di amare una donna o un uomo omosessuale,
l'unica cosa è rimanere semplici amici e ognuno seguire la propria
inclinazione sessuale. Mi rendo conto di essere un po' dura con
questa affermazione, ma per vivere meglio a volte bisogna esserlo.
Maria Giovanna Farina ©Riproduzione riservata
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