mercoledì 17 settembre 2014

L'amore mancato

Come si fa a "riempire" il vuoto se il ti amo ci è stato negato nell'infanzia?




Questa è la domanda semplice, precisa e lapidaria che è giunta al blog dell'amore. Rispondere con altrettanta sintesi è molto complicato, ma proverò a dare un suggerimento praticabile come sono solita fare. La prima cosa da non fare è riempire quel vuoto con un innamorato o un'innamorata: quel vuoto è incolmabile, ciò che nell'infanzia ci è stato negato non potrà ridarcelo nessuno. Solo una presa di coscienza lucida e davvero percepita nel profondo di noi, ci può far compiere il primo passo. Quando da bambini non ci hanno amato, o non sono stati capaci di trasmetterci l'amore che ci era dovuto, diventiamo adulti con carenze affettive e per superare il nostro vuoto abbiamo bisogno, piano piano, di imparare ad accettare questa realtà; possiamo tentare di farlo, nei casi meno gravi, anche da soli cercando di scoprire il perché del non amore. Se è vero che dobbiamo “perdonare” chi non ha saputo amarci, allo stesso tempo proponiamoci di smettere di desiderare la mancanza. Liberiamoci dal marchio del non amore. Come ho già più volte ripetuto, l'amore prevede una buona dose di libertà, anche la libertà dalla schiavitù di un amore a tutti i costi. So che non è semplice da realizzare, ma solo se ci sapremo riscattare dal bisogno potremo riuscire ad amare qualcuno davvero e non desiderarlo come un sostituto, come un oggetto da cui dipendere per riempire il vuoto. Il vuoto si riempe con un amore libero che sa essere scambio, confronto e simmetria.

Maria Giovanna Farina www.mariagiovannafarina.it

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1 commento:

  1. Lo si mendica o lo si pretende o ci si chiude. Quel che è certo è che non lo si ottiene, perché quelle situazioni fanno paura oppure non lo si riconosce oppure lo si degrada per ritrovarsi nella situazione conosciuta di sofferenza. Hai detto bene: "smettere di desiderare la mancanza" anche se questa disorienta meno di un'eventuale presenza.

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