Astrazione emozionale
di Raffaello Corti
Fotografia di Konradbak
Carezzo la tela,
ruvida, infinito bianco,
in cui ti percepisco.
E' un ansimante tensione
che scivola tra le dita,
le immergo nel colore
e striscia d'ocra, improvvisa,
disegna il tuo profilo.
Gocce di rame
delineano il tuo capo,
Mentre velo tenue
di carminio profondo,
modella i tuoi seni.
Sullo sfondo indaco
si staglia la tua figura,
delineati di viola
i tuoi fianchi,
insenature di paradiso
su cui ondeggiano
marosi d'argento.
Colonne moresche
le tue gambe,
adornate di lapislazzulo
e bianche ceramiche,
si innalzano tra erbe gialle
nascondendo pudiche
sorgente amaranto,
fonte liquida di vita.
Crollo sulla tela,
ed in delirio immaginario
con essa mi fondo,
colore nel colore,
simbolismo arcaico
d'astrazione emotiva.
Raffaello Corti, poeta
Grazie per l'ospitalità riservatami nel vostro blog, ne sono molto onorato.
RispondiEliminasaluti
Raffaello Corti
Biancocra(rame)carminioindacoviolargento(lapislazzulo)-ancora biancogialloamaranto. Ampia la rifrazione di coloremozionale in coloremozionale. Un astratto intenso che Raffaello Corti "costruisce" in versi e "dipinge" su tela, davanti ai nostri occhi in questo delirio/esaltazione che è espansione immaginaria (eppure così reale) quasi tangibile. Una fusione sensibile cromatica che si traduce in eros emozionale. Complimenti Raffaello!
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