domenica 8 giugno 2014

Amore: anche lui può essere la vittima?

immagine tratta da caffé.ch 


Rispondo alla richiesta di un lettore del blog che mi chiede di affrontare l'argomento Violenza sui maschi di cui lui lui stesso è stato vittima. Un aspetto delle reazioni donna uomo che interessa tutti noi, qui metto in luce due motivazioni che considero più diffuse.

Uno dei lati più cupi dell'amore è il maltrattamento. Sono casi in cui non si può più parlare di amore ma di rabbia, possesso e in certi casi persino violenza: è il momento in cui si esce dal rapporto di coppia costruttivo per cadere nella distruzione del progetto attraverso la mente e il corpo dell'altro. Tali esperienze negative si vivono anche dal punto di vista maschile, sembra impossibile ma ci sono donne che usano violenza sui loro mariti, compagni, fidanzati. Questa realtà è più frequente di quanto ci si immagini ma non emerge facilmente dal sommerso perché è una violenza spesso più psicologica che fisica, violenza che affonda le radici nella maternità più negativa.
Pensiamo al bambino manipolato contro il padre magari colpevole del fallimento famigliare ma non per questo, e non sempre, da denigrare come padre. Pensiamo alle madri padrone del tempo, del pensiero e delle azioni dei loro figli, madri che pretendono di condurre un figlio per sempre, donne incapaci di accettare che il loro ragazzo è ormai un adulto separato e autonomo.
Ci sono casi in cui le donne sanno addirittura percuotere un uomo e ci riescono perché lui non ha il coraggio di difendersi: consapevole della propria superiorità fisica non osa restituire l'atto di abuso. Nello sterminato universo emotivo e sentimentale esistono anche casi di violenza sui maschi, casi in cui il sesso forte si fa debole e le donne diventano portatrici di brutalità. Non dobbiamo e non possiamo dimenticare questi casi se vogliamo costruire dei rapporti armonici tra i sessi. Ecco perché, culturalmente fin dall'infanzia, il Paritismo si mostra come la nostra unica possibilità di salvezza: non ci si salva e non si supera la brutalità di certi maschi prendendo spunto e modello dai loro comportamenti, ma cercando un rapporto di vera parità fin dalla più tenera età.


Maria Giovanna Farina www.mariagiovannafarina.it

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9 commenti:

  1. L'incapacità di dialogo, il desiderio di dominìo e possesso (che non sono sicuramente amore) sono sempre le cause prime di violenza. L'intelligenza ne esce sconfitta come l'interiorità. Purtroppo questa tematica riguarda entrambi i generi. Le dinamiche mostrano psicologie fragili sia della vittima che del carnefice. Siamo ancora lontani da quel paritismo a cui si anela. Lungo è il cammino per entrambi i generi...ma non si demorde...sperando che l'umanità cresca e "uccida" l'incontrollato bisogno di violenza. Grazie Maria Giovanna

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    1. Hai ragione Silvia, l'umanità deve commettere "l'omicidio" della violenza. Lo può fare solo con l'arma della cultura...per questo ci diamo da fare.

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  2. Tematica importante e per nulla nascosta anche se poco diffusa come informazione. Spesso viene focalizzata la violenza contro la donna, ma chi si interessa a questa forma di violenza, sa molto bene che esiste anche la violenza della donna contro l'uomo. Forse non è giusto farne una questione di "quantità", ma certamente i casi contro la donna sono innumerevoli, e quando dico contro la donna non guardo i confini nazionali, Sarebbe terribile ridurre tutto a un fatto "nazionale" o italiano. Ci sono strutture che si interessano alle due forme di violenza, se così posso esprimermi, perché appunto è conosciuta anche la violenza contro l'uomo da parte della donna. Ritengo giusto che se parli e che si affronti la tematica in modo completo, ma stiamo attenti a chi cerca di mescolare le carte, per dire anche "Vedete? La donna non è migliore dell'uomo!!" Fatto già accaduto. Cercando di sminuire la violenza contro la donna che in percentuale non c'è confronto. Roberto.

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  3. Complimenti Maria Giovanna, giusta e obiettiva la tua disamina sulle dinamiche di coppia in cui entrambi, laddove ci sia volontà, sono capaci di farsi del male, Vere le continue violenze e brutalità ai danni delle donne, e vero anche che abbiamo armi subdole e sottili capaci di distruggere l'altro psicologicamente. L'unica differenza, secondo il mio parere è che l'uomo ha più possibilità di uscirne, di tirarsi fuori, per ovvi motivi, ma ciò non cambia la realtà di un triste quadro del rapporto a due.
    Maria Teresa Infante

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    1. Già... perchè l'uomo ha più possibilità di tirarsene fuori?

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  4. un conoscente ha subito per anni le violenze da parte della compagna, a nulla erano valsi i tentativi di "far ragionare" la lei con incontri dagli psicologi, con denunce agli organi di competenza, nonostante le visite al pronto soccorso per curare le ferite. Oggetti lanciati dalla finestra, oggetti pesanti lanciati contro la persona.
    Gli uffici competenti non ascoltano le donne quando denunciano le violenze da parte degli uomini, figuriamoci se devono muoversi quando le denunce arrivano da parte di uomini.
    Dopo anni di sofferenze e lotte, ora pare che le cose vadano meglio. lui non ha voluto troncare mai la relazione (per amore dei figli).
    Chissà cosa scatta nella mente delll'essere umano ad agire con violenza...
    Gio

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    1. Speso la violenza è la modalità di risposta di chi non sa usare le parole. Non vogliamo giustificarla, assolutamente no! Una cultura della parola appressa fin dall'infanzia potrà salvare l'essere umano dalla sua parte meno nobile.

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  5. ?..sono anni che auspico una presa di coscienza ...obiettiva...NON.. si deve distinguere ...la violenza.e' brutalita'..selvaggia..incivile..tomba dei rapporti tra 2 esseri umani...che x un periodo si sono...'appassionati..amati..magari generato...ma..mai coppia...scoppiati..si..ma ripeto..non e'..a mio avviso...maschio-femmina...pure tra omosessuali c'e' la violenza...pure tra abele e caino..anzi..la continua e martellante distinzione fra femminicidio..e omicidio...e'violenza verbale,psicologica..subdola..che altro non fa che perpetrare..la violenza..sensibilizzando ed esasperando..i confini tra i 2..non si lavora x accostare le parti..ma x caratterizzare..la diversita..ma siamola stessa creatura...come braccia..occhi..cuore..cervello..due parti..che devono lavorare in simbiosi...x natura..il resto e'...umana debolezza..ignoranza..piacere x avvocati..psicologi..etc..

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    1. Non si deve distinguere, questa è la strada che dobbiamo perseguire, ma purtroppo a volte non siamo capiti e ci tacciano di maschilismo...perché non hanno capito che ciò che più ci sta a cuore è la parità di trattamento.

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