Chi nell'infanzia non è stato amato, o pensa di non esserlo stato,
vive spesso nella ricerca continua dell’amore negato. Ciò
allontana dalla felicità perché non riusciamo a trovare quello che
stiamo cercando. Ma che cosa stiamo cercando? Il calore,
l’avvolgimento, la protezione che i genitori ci hanno in qualche
modo negato. Anche se è possibile che non ci sia stata veramente una
carenza affettiva, ma ciò sia frutto di una nostra errata percezione
del comportamento dei genitori, la ferita del non amore esiste e
dobbiamo evitare che continui a sanguinare. Chi ha subito una carenza
affettiva importante è spesso alla ricerca di un partner che lo
ripaghi della mancanza, ma qualora lo trovasse, fatica a godere del
suo amore perché il non amato non è mai sazio e pretende dal
partner ciò che non ha avuto. Spesso questo individuo ha una bassa
considerazione di sé e si convince che non troverà mai qualcuno che
lo ami veramente. Cosa fare? Accettare la condizione di non amato non
come una sconfitta, ma come un punto di partenza per la propria
ri-nascita. Sicuramente la situazione indicata è complessa e non
risolvibile con pochi suggerimenti, dobbiamo come sempre però fare
un primo passo verso la risoluzione del nostri dolori e possiamo
iniziare con questa frase: “Io sono degno d’amore”, ce la
dobbiamo ripetere ogni giorno davanti allo specchio per imparare a
crederci. Vorrei sottolineare l’importanza del guardarsi allo
specchio, noi passiamo la vita ad essere osservati ma non possiamo
osservarci in tempo reale. Dobbiamo ri-trovare lo specchio in modo
positivo (non per aumentare la nostra vanità) ma come strumento per
conoscerci meglio, per guardarci in faccia.
Maria Giovanna Farina (© Riproduzione vietata )
Nessun commento:
Posta un commento